Seguito del post su "Emergenza rifiuti".
Siamo al trionfo dell’ipocrisia. Sono almeno sette anni che il Parlamento, governato per cinque anni dal centrodestra e per due dal centrosinistra, non riesce, o meglio non vuole legalizzare il testamento biologico. Poi, finalmente, la Corte di Cassazione accoglie uno dei tanti ricorsi presentati dal padre di Eluana Englaro sulla base di un articolo della nostra Costituzione che dice esattamente: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Di conseguenza, la Cassazione rinvia il caso ai giudici milanesi, disponendo di accertare quale era l’effettiva volontà di Eluana quando era capace di intendere e di volere e quindi di decidere in conformità. I giudici, dopo aver accertato sulla base di varie circostanze che Eluana non avrebbe voluto essere sottoposta al trattamento che l’affligge da 16 anni, autorizzano il padre al distacco del sondino nasogastrico.
Succede il finimondo. La Chiesa ed i politici filoclericali di ambedue gli schieramenti (ma in maggior parte del centrodestra) si scatenano per impedire a papà Englaro di eseguire una sentenza emessa in nome del popolo italiano e in aderenza alla Costituzione repubblicana. Il tribunale di Milano ricorre contro una sentenza dei suoi giudici.
Il senatore Cossiga propone addirittura un “conflitto di attribuzione” davanti la Corte Costituzionale fra i poteri del Parlamento e quelli della Magistratura. Tale proposta viene approvata a maggioranza dai due rami del Parlamento, dimenticando che se veramente esistesse un “buco nella rete del diritto” sarebbe appunto compito e dovere del Parlamento colmarlo, approvando una legge che per sette anni non ha voluto approvare.
E la ciliegina sulla torta dell’ipocrisia la mette il Senato. Infatti, prevedendo che la Corte Costituzionale respingerà – come è naturale - la tesi di un “conflitto di attribuzione” fra i poteri dello Stato, il Senato ha deliberato all’unanimità di approvare entro il 2008 la legge per il testamento biologico.
In tal modo i senatori “filoclericali” intendono stabilire per legge che l’alimentazione e l’idratazione artificiale NON COSTITUISCONO trattamento sanitario e NON VIOLANO il rispetto della persona umana, e pertanto NON RIENTRANO nei casi previsti dall’art. 32 della Costituzione, mentre i senatori “laici” intendono stabilire il contrario. E poiché i primi sono molto di più dei secondi, è facile prevedere come andrà a finire.
Con buona pace della laicità delle istituzioni, della autodeterminazione della persona umana e dello Stato di diritto.
Giampietro Sestini
***************************************************
LiberaUscita
Associazione nazionale laica e apartitica
per la legalizzazione del testamento biologico
e la depenalizzazione dell'eutanasia
Via Genova, 24 - 00184 Roma
apertura sede: lun-merc-ven. ore 8:30 - 10:30
tel e fax: 0647823807
sito web: www.liberauscita.it
email: info@liberauscita.it
Siamo al trionfo dell’ipocrisia. Sono almeno sette anni che il Parlamento, governato per cinque anni dal centrodestra e per due dal centrosinistra, non riesce, o meglio non vuole legalizzare il testamento biologico. Poi, finalmente, la Corte di Cassazione accoglie uno dei tanti ricorsi presentati dal padre di Eluana Englaro sulla base di un articolo della nostra Costituzione che dice esattamente: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Di conseguenza, la Cassazione rinvia il caso ai giudici milanesi, disponendo di accertare quale era l’effettiva volontà di Eluana quando era capace di intendere e di volere e quindi di decidere in conformità. I giudici, dopo aver accertato sulla base di varie circostanze che Eluana non avrebbe voluto essere sottoposta al trattamento che l’affligge da 16 anni, autorizzano il padre al distacco del sondino nasogastrico.
Succede il finimondo. La Chiesa ed i politici filoclericali di ambedue gli schieramenti (ma in maggior parte del centrodestra) si scatenano per impedire a papà Englaro di eseguire una sentenza emessa in nome del popolo italiano e in aderenza alla Costituzione repubblicana. Il tribunale di Milano ricorre contro una sentenza dei suoi giudici.
Il senatore Cossiga propone addirittura un “conflitto di attribuzione” davanti la Corte Costituzionale fra i poteri del Parlamento e quelli della Magistratura. Tale proposta viene approvata a maggioranza dai due rami del Parlamento, dimenticando che se veramente esistesse un “buco nella rete del diritto” sarebbe appunto compito e dovere del Parlamento colmarlo, approvando una legge che per sette anni non ha voluto approvare.
E la ciliegina sulla torta dell’ipocrisia la mette il Senato. Infatti, prevedendo che la Corte Costituzionale respingerà – come è naturale - la tesi di un “conflitto di attribuzione” fra i poteri dello Stato, il Senato ha deliberato all’unanimità di approvare entro il 2008 la legge per il testamento biologico.
In tal modo i senatori “filoclericali” intendono stabilire per legge che l’alimentazione e l’idratazione artificiale NON COSTITUISCONO trattamento sanitario e NON VIOLANO il rispetto della persona umana, e pertanto NON RIENTRANO nei casi previsti dall’art. 32 della Costituzione, mentre i senatori “laici” intendono stabilire il contrario. E poiché i primi sono molto di più dei secondi, è facile prevedere come andrà a finire.
Con buona pace della laicità delle istituzioni, della autodeterminazione della persona umana e dello Stato di diritto.
Giampietro Sestini
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Associazione nazionale laica e apartitica
per la legalizzazione del testamento biologico
e la depenalizzazione dell'eutanasia
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