La parrocchia degli emarginati
Declaración de Corriente roja en apoyo a la labor de la asamblea de la Parroquia de San Carlos Borromeo del Barrio de Entrevías ante el decreto de cierre por el arzobispo M. Rouco Varela
La parroquia de San Carlos Borromeo está en el barrio de Entrevías (Vallecas) y es conocida como la Parroquia de los marginados. Desde hace casi 30 años los locales de la parroquia han sido un techo para los "sin techo": insumisos, toxicómanos, jueces, "sin papeles", madres y ex-presos, cristianos, ateos, agnósticos o musulmanes, sufrientes todos, que la praxis de los curas de la parroquia ha sido capaz de transformar en instrumentos para la superación colectiva de sus males individuales en Madres contra la Droga, Traperos de Emaús, Coordinadora de Barrios, Fundación Raíces, Escuela sobre marginación, etc.
Siguiendo la Teología de la Liberación como opción preferencial por los pobres, la parroquia impulsada por sus tres curas, Enrique de Castro, Pepe Díaz y Javier Baeza, viene trabajando con población excluida económica y socialmente y actúa consecuentemente alojando encierros de inmigrantes, procurando defensa legal a los presos sin papeles, ayudando a tantos chavales fruto de todas las carencias , también las afectivas, que sólo habían recibido "tratamiento burocrático" a sus problemas durante su reclusión en Centros de Protección; y contribuyendo a la comprensión de que las reivindicaciones vecinales no pueden ser el reclamo de los egoísmos individuales sumados. Así han llegado a constituirse en comunidad.
El cardenal Arzobispo de Madrid Monseñor Rouco Varela decidió cerrar la parroquia como lugar de celebración y destinarla a centro de atención social de la ONG católica Cáritas Madrid, cerrando las puertas a la lucha contra la injusticia para abrirlas a la caridad ya integrada en el modelo económico y social capitalista.
En consecuencia, apoyamos la resistencia de la asamblea de parroquianos y otros, que sostienen la reivindicación de que la parroquia siga siendo un lugar de encuentro, acogida y celebración de la fe ajena a rituales encorsetados, y actúan transformando la realidad con el compromiso.
Traduzione fatta in automatico (con babylon)
Documento di appoggio di "Corrente rossa" alla parrocchia di S.Carlo Borromeo
La parrocchia di San Carlos Borromeo sta nel quartiere di Scartamenti (Vallecas) e è conosciuta come la Parrocchia degli emarginati.
Da quasi 30 anni i locali della parrocchia sono stati un soffitto per i "senza soffitto": insubordinati, tossicomani, giudici, "senza carte", madri ed ex-carcerati, cristiani, atei, agnostici o musulmani, sufrientes tutti che la prassi dei curati della parrocchia è stata capace di trasformare in strumenti per il superamento collettivo dei suoi mali individuali in Madri contro la Droga, Straccivendoli di Emaús, Coordinatrice di Quartieri, Fondazione Radici, Scuola su marginatura, etc.
Siguiendo la Teología de la Liberación como opción preferencial por los pobres, la parroquia impulsada por sus tres curas, Enrique de Castro, Pepe Díaz y Javier Baeza, viene lavorando con popolazione esclusa economica e socialmente ed agisce conseguentemente alloggiando reclusioni di immigranti, procurando difesa legale ai carcerati senza carte, aiutando a tanto ragazzi frutto di tutte le carenze, anche le affettive che avevano ricevuto solo "trattamento burocratico" ai suoi problemi durante la sua reclusione in Centri di Protezione; e contribuendo alla comprensione che le rivendicazioni comuni non possono essere il richiamo degli egoismi individuali sommati. Così sono arrivati a costituirsi in comunità.
procurando difesa legale ai carcerati senza carte, aiutando a tanto ragazzi frutto di tutte le carenze, anche le affettive che avevano ricevuto solo "trattamento burocratico" ai suoi problemi durante la sua reclusione in Centri di Protezione; e contribuendo alla comprensione che le rivendicazioni comunali non possono essere il richiamo degli egoismi individuali sommati. Così sono arrivati a costituirsi in comunità.
Il cardinale Arzobispo di Madrid Monsignore Rouco l'Incaglia decise di chiudere la parrocchia come posto di celebrazione e destinarla a centro di attenzione sociale dell'ONG cattolico Cáritas Madrid, chiudendo le porte alla lotta contro l'ingiustizia per aprirli già alla carità integrata nel modello economico e sociale capitalista.
Misura conseguente col cattolicesimo all'uso che appoggia ad organizzazioni come l'Opus Dei, i Legionari di Cristo o movimenti neocatecumenales che in alleanza coi movimenti religiosi integralisti fomentati per le forze più reazionarie, cercano di neutralizzare la lotta dei poveri, soprattutto in America Latina, riattivando i meccanismi del Sacro Mestiere di persecuzione e condanna sistematica ad ogni movimento cristiano di liberazione, come nella recente riprovazione a Jon Sobrino.
In conseguenza, appoggiamo la resistenza dell'assemblea di parrocchiani ed altri che sostengono la rivendicazione che la parrocchia continui ad essere un posto di incontro, accoglienza e celebrazione della fede aliena da rituali codificat, ed agiscono trasformando la realtà con l'impegno.
Tutto il documento (in spagnolo)
Sito della parrocchia di S.Carlo Borromeo
Questa vicenda ci ricorda qualcosa...
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