Comunicato
Vi comunichiamo che domenica prossima 2 marzo alle ore 10,30 l'incontro alle baracche via Aceri 1 Firenze sarà dedicato al tema "Fede e scienza da Galileo a Ratzinger".
La recente enciclica del Papa, la Spe salvi, a proposito del rapporto fra fede e scienza afferma che: "La scienza non redime l’uomo. La scienza (…) può anche distruggere l’uomo e il mondo, se non viene orientata da forze che si trovano al di fuori di essa". Si tratta del punto di arrivo di un conflitto esploso agli albori della scienza moderna che ha opposo il potere ecclesiastico ai tentativi di liberare il cammino umano dal dominio del sacro. Per capire a fondo il senso di quella frase del papa occorre rivisitare la storia di quel conflitto. E' quanto abbiamo fatto nell'incontro della domenica 13 gennaio. Questa fu la conclusione:
5. Conclusione
La scienza galileiana non è solamente un paradigma nuovo che sostituisce quello della filosofia tradizionale nella descrizione dei fenomeni naturali. Con essa è messo in moto un processo di revisione profonda, sul piano religioso ma anche a livello antropologico generale, della rappresentazione che l’uomo ha di sé stesso e della sua posizione nel cosmo. Infatti, alla concezione ingenua di chi si crede ancora al centro dell’universo e pretende che tutto sia stato creato per lui, Galilei sostituisce una visione nella quale la terra è tolta da questa centralità e proiettata in uno spazio illimitato, piccolo corpo celeste fra infiniti altri corpi celeste. In tal modo gli esseri umani sembrano trovarsi smarriti in questo cosmo immenso, abbandonati dalle precedenti certezze per le quali i cieli recavano segni di significati e di senso per la stessa vita umana. L’essere umano da fine e scopo del tutto, si rimpiccolisce a dimensioni insignificanti in scala cosmica. Nella "Vita di Galileo" di Bertolt Brecht, è questo il rimprovero che Fra Fulgenzio, discepolo di Galilei, rivolge al maestro. Si tratta di un evento di portata rivoluzionaria nella storia della coscienza umana, a cui seguono ulteriori passaggi con lo sviluppo della modernità. Alla perdita del privilegio cosmico, si aggiungerà poi la perdita di quello nei confronti del mondo animale con Darwin, e di quello spirituale dell’anima con Freud. E’ in questo contesto storico-culturale che i moderni sono costretti a ricostruire dalla base l’edificio umano, a ritrovare nuovi sensi e significati per la loro vita, per il loro stare nel mondo ...
Da lì ripartiremo nell'incontro di domenica prossima 2 marzo per portare un po' avanti se è possibile quella liberazione dal dominio del sacro iniziata da Bruno e Galileo.
Seguito del post precedente. La Comunità dell'Isolotto
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