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venerdì 17 luglio 2009

Ansa ansiosa










L'Ansa da' lezione di vaticanismo alla stampa Usa: siete irriverenti, maleducati e perfidi su visita Obama-Ratzinger

di Pym

12 Luglio 2009



Qualunque cosa dica, faccia o pensi il Papa o i suoi gerarchi, la stampa italiana dedica sempre enorme spazio al capo dello Stato vaticano. La visita del presidente Usa Barack Obama in Vaticano ne e' l'esempio: per un giorno i maggiori quotidiani italiani hanno dato rilievo di primo piano all'incontro, e le agenzie di stampa italiane hanno mitragliato le redazioni con centinaia di lanci su ogni aspetto dell'incontro. Piuttosto strano se si pensa che l'Italia era estranea a tutto cio': infondo era un incontro fra due leader stranieri in terra straniera. Ma e' cosi' forte e profonda la riverenza dei media italiani nei confronti del Vaticano, che questi sembrano sorpresi e anche un po' offendersi per il trattamento che la stampa Usa ha dedicato all'evento. Un trattamento del tutto ordinario, non da primissimo piano, proprio come quello che i giornalisti italiani ad esempio dedicherebbero all'incontro fra Berlusconi e il Patriarca di Mosca a lato di un vertice ospitato in Russia. Eppure, leggete questo pezzo dell'Ansa, evidentemente scandalizzata dalla 'irriverente' e persino 'maleducata' e 'perfida' copertura dell'evento da parte di alcuni quotidiani e settimanali statunitensi.



Ansa:
Due tra i principali quotidiani newyorchesi, il New York Times e il tabloid New York Post, hanno dedicato una copertina piuttosto irriverente alla visita del presidente degli Stati Uniti Barack Obama in Vaticano.

Una visita che la stampa americana non ha coperto in modo particolare, dedicando al massimo un articolo, in genere fattuale, all'incontro tra il papa ed Obama.

Il Los Angeles Times, il piu' diffuso quotidiano della California, scrive che 'incontrandosi per la prima volta, il presidente Obama e papa Benedetto XVI hanno trovato terreno comune sulla pace in Medio Oriente, ma sono stati incapaci di ridurre le differenze sull'aborto e le staminali, temi che dividono e che vedono la Casa Bianca combattere con i conservatori e i cattolici americani in patria'.

Totalmente diverso, al limite della maleducazione sia per il papa sia per l'inquilino della Casa Bianca, il Nyp. 'Holy See, from peep show to pope show' cioe' dal peep show allo show papale, titola il Post, che appartiene a Rupert Murdoch, sotto una foto in cui si vede Benedetto XVI stringere la mano di Obama, con la moglie Michelle alla sinistra del pontefice.

Sotto alla prima c'e' una seconda foto, una immagine che ha fatto il giro del web: quella di Obama al G8 che sembra guardare il 'lato b' di una giovane delegata brasiliana. Scherzosamente il tabloid ipotizza che per Obama dal papa e' stato 'confession time', il momento della confessione.

Il New York Times e' forse ancora piu' perfido. Nella foto in prima pagina, dedicata all'incontro tra Obama e il papa, non si vede nessuno dei due protagonisti. In mezzo all'immagine, una guardia del corpo sta aprendo la porta della limousine blindata della Casa Bianca. Michelle e' gia' fuori ed e' di spalle, mentre all' interno si vedono i due piedi nudi di una delle figlie della coppia, presumibilmente Malia. La didascalia recita: 'Non era a piedi nudi quando ha incontrato il papa'.

Il piu' diffuso tabloid della Grande Mela, il Daily News, dedica anche lui la prima alla visita papale, ma e' decisamente piu' classico: 'The Prez & The Pope' e' il titolo. L'articolo, nelle pagine interne, inizia cosi': 'Nel loro primo incontro, il presidente Obama e papa Benedetto sono d'accordo sui loro disaccordi, l'aborto e la ricerca sulle staminali'. Foto dell'incontro anche sulla prima pagina del Washington Post. 'I viaggi presidenziali includono il Vaticano', ne e' il titolo. Newsweek, infine, spiega il perche' dell'interesse molto relativo della stampa Usa (e dei cattolici americani) alla visita papale di Obama. 'L'approccio pragmatico di Obama alle politiche che dividono e la sua agenda di giustizia sociale - scrive il settimanale - riflettono il pensiero dei cattolici laici americani molto meglio di questi schietti vescovi ed attivisti pro-life...Di fatto l'agenda di Obama e' piu' vicina al loro pensiero di quella del papa stesso'.



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