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sabato 20 novembre 2010

Otto per mille - mille per otto


ADISTA n. 86


LA CHIESA CHE NON TACE. E NON SI ARRENDE.


IL XXXII INCONTRO DELLE CdB


 


Tavola rotonda: Paolo Ribet, pastore valdese


Laicità possibile, anche nelle Chiese, ha sottolineato il pastore Paolo Ribet: "Nel momento in cui la Chiesa valdese e metodista ha deciso di firmare un’Intesa con lo Stato, lo ha fatto ponendo dei precisi paletti di laicità: ad esempio – ha spiegato – la nostra Chiesa promuove la presenza dei nostri pastori negli ospedali solo se ci sono malati valdesi; e comunque senza oneri per lo stato. Allo stesso modo, siamo presenti nelle scuole, ma solo se ci invitano; e senza gravare sulle amministrazioni pubbliche".


Lo stesso discorso vale per l’8 per mille: "Abbiamo discusso dieci anni, ma poi abbiamo deciso di aderire ad un sistema, che pure non ci convince, utilizzando i soldi dei contribuenti in modo diverso dalle altre confessioni religiose. Non per il culto, ma per sostegno alla diaconia ed alla cultura". "Anche quando, dopo anni di discussione, abbiamo chiesto di poter accedere alle quote che arrivano dalle firme non espresse, lo abbiamo fatto aumentando in proporzione gli stanziamenti a favore di progetti esteri". Una scelta di laicità compresa ben oltre i confini della nostra Chiesa, ha sottolineato Ribet: "Firmano per i valdo-metodisti 350-400mila contribuenti. Ma nella nostra Chiesa siamo poco più di 20mila…". Insomma, bisogna essere segno di contraddizione, anche nella sfera religiosa. Anche per ricordare a tutti, credenti e non credenti che "il Vaticano non è tutto il cristianesimo". E che anche le battaglie di minoranza sono utili e preziose. "Non bisogna avere paura dei piccoli numeri", ha detto Ribet. Anche perché, "spesso i piccoli numeri consentono di camminare con gambe più svelte".

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