Translate
lunedì 21 luglio 2008
MALATI DA RISPETTARE
MALATI DA RISPETTARE
martedì 15 luglio 2008
3. Una esperienza di autocostruzione in ToscanaIl 18 luglio 2008 il Comune di Santa Maria a Monte (PI) presenterà pubblicamente il percorso di autocostruzione che intende realizzare, con la collaborazione della Fondazione Michelucci e di Domus sociale. L'appuntamento è al Teatro Comunale, alle ore 21, con la partecipazione del Sindaco David Turini, dell'assessore regionale alle politiche abitative Eugenio Baronti, dell'assessore alle politiche abitative del Comune Andrea Luschi. Parteciperanno anche la Fondazione Michelucci, Domus sociale e la Cooperativa Architettura delle convivenze di Milano. L'obbiettivo dell'incontro è quello di dare la più larga e documentata informazione alla popolazione interessata (il bando per l'autocostruzione, che sarà pubblicato nei prossimi mesi, sarà rivolto alle famiglie residenti della Provincia di Pisa). Oggi, l’autocostruzione assistita è una procedura edilizia con specifiche e consolidate modalità e tecnologie costruttive, diretta e coordinata da professionisti, attraverso la quale un gruppo associato e volontario di persone o di famiglie realizza, nel tempo libero dal lavoro o dall’occupazione principale, la propria abitazione. Negli anni scorsi una importante esperienza di autocostruzione è stata condotta in Toscana, a S. Piero a Sieve, dalla Cooperativa "Sperimentale 1", che ha realizzato 18 alloggi in 18 mesi di cantiere. Ai temi dell'autocostruzione e dell'autorecupero la Fondazione Michelucci ha dedicato convegni e ricerche, oltre a un numero della rivista "La Nuova Città" (n. 7, luglio 2000) a titolo "Esperienze innovative di accesso alla casa". |
3. Una esperienza di autocostruzione in ToscanaIl 18 luglio 2008 il Comune di Santa Maria a Monte (PI) presenterà pubblicamente il percorso di autocostruzione che intende realizzare, con la collaborazione della Fondazione Michelucci e di Domus sociale. L'appuntamento è al Teatro Comunale, alle ore 21, con la partecipazione del Sindaco David Turini, dell'assessore regionale alle politiche abitative Eugenio Baronti, dell'assessore alle politiche abitative del Comune Andrea Luschi. Parteciperanno anche la Fondazione Michelucci, Domus sociale e la Cooperativa Architettura delle convivenze di Milano. L'obbiettivo dell'incontro è quello di dare la più larga e documentata informazione alla popolazione interessata (il bando per l'autocostruzione, che sarà pubblicato nei prossimi mesi, sarà rivolto alle famiglie residenti della Provincia di Pisa). Oggi, l’autocostruzione assistita è una procedura edilizia con specifiche e consolidate modalità e tecnologie costruttive, diretta e coordinata da professionisti, attraverso la quale un gruppo associato e volontario di persone o di famiglie realizza, nel tempo libero dal lavoro o dall’occupazione principale, la propria abitazione. Negli anni scorsi una importante esperienza di autocostruzione è stata condotta in Toscana, a S. Piero a Sieve, dalla Cooperativa "Sperimentale 1", che ha realizzato 18 alloggi in 18 mesi di cantiere. Ai temi dell'autocostruzione e dell'autorecupero la Fondazione Michelucci ha dedicato convegni e ricerche, oltre a un numero della rivista "La Nuova Città" (n. 7, luglio 2000) a titolo "Esperienze innovative di accesso alla casa". |
lunedì 14 luglio 2008
Un bambino di 10 anni
Un bambino di 10 anni
venerdì 11 luglio 2008
Eluana Englaro
Roma, 10 lug. (Apcom) - La Commissione bioetica delle chiese valdesi e metodiste, esprime la propria solidarietà nei confronti della famiglia Englaro e ribadisce la propria posizione a favore della libertà di cura, che è sempre e contestualmente libertà di rifiutare la cura.
"Come cristiani - afferma una nota della Commissione bioetica valdese e metodista - riteniamo sia necessario guardare alle persone viventi e alla loro sofferenza, che non può essere dimenticata in nome di principi universali e astratti, né può essere subordinata a una norma oggettiva e precostituita che venga ritenuta valida in quanto presunta 'legge naturale'. Crediamo infatti che il cuore dell'etica cristiana debba essere la sollecitudine verso le persone nella loro irrinunciabile singolarità, spesso sofferente, talvolta, come nel caso di Eluana, addirittura tragica: di qui discende, secondo noi, un'idea della medicina come terapia rivolta a soggetti in grado di autodeterminarsi e in grado di decidere il proprio destino".
"La libertà individuale non va guardata con sospetto e identificata con l'arbitrio: per questo motivo, e in conformità con le posizioni espresse dall'ultimo Sinodo dell'Unione delle chiese metodiste e valdesi, come Commissione bioetica sollecitiamo da parte del Parlamento l'approvazione di una legge sulle direttive anticipate di fine vita".
L'associazione Scienza e Vita, ai microfoni di Radio Vaticana, parla di «grave sentenza». «La notizia ovviamente è estremamente triste - ha dichiarato all'emittente il professor Gianluigi Gigli del Consiglio esecutivo di Scienza e Vita -. Eluana Englaro sarà la Terry Schiavo d'Italia». «Grande amarezza - denuncia l’associazione in una nota - perché si legittima l’uccisione di un essere umano privandolo delle cose più elementari: l’alimentazione e l’idratazione. Stupore perché la società dei sani ha deciso di non prendersi cura di un essere umano in condizioni di grandissima fragilità e dipendenza, condannandolo ad una morte atroce per fame e per sete». Di «caso terribile di legalizzazione dell'abbandono di un malato, il cui quadro clinico è stabile da anni» parla Roberto Colombo, direttore di biologia molecolare e genetica umana all'Università Cattolica di Milano. La sentenza, per Colombo, «se sarà eseguita, è di condanna a morte certa della ragazza. Senza nutrizione e idratazione clinica, essa cesserà di vivere non a causa della malattia che l'ha colpita, ma per fame e disidratazione».
Eluana Englaro
Roma, 10 lug. (Apcom) - La Commissione bioetica delle chiese valdesi e metodiste, esprime la propria solidarietà nei confronti della famiglia Englaro e ribadisce la propria posizione a favore della libertà di cura, che è sempre e contestualmente libertà di rifiutare la cura.
"Come cristiani - afferma una nota della Commissione bioetica valdese e metodista - riteniamo sia necessario guardare alle persone viventi e alla loro sofferenza, che non può essere dimenticata in nome di principi universali e astratti, né può essere subordinata a una norma oggettiva e precostituita che venga ritenuta valida in quanto presunta 'legge naturale'. Crediamo infatti che il cuore dell'etica cristiana debba essere la sollecitudine verso le persone nella loro irrinunciabile singolarità, spesso sofferente, talvolta, come nel caso di Eluana, addirittura tragica: di qui discende, secondo noi, un'idea della medicina come terapia rivolta a soggetti in grado di autodeterminarsi e in grado di decidere il proprio destino".
"La libertà individuale non va guardata con sospetto e identificata con l'arbitrio: per questo motivo, e in conformità con le posizioni espresse dall'ultimo Sinodo dell'Unione delle chiese metodiste e valdesi, come Commissione bioetica sollecitiamo da parte del Parlamento l'approvazione di una legge sulle direttive anticipate di fine vita".
L'associazione Scienza e Vita, ai microfoni di Radio Vaticana, parla di «grave sentenza». «La notizia ovviamente è estremamente triste - ha dichiarato all'emittente il professor Gianluigi Gigli del Consiglio esecutivo di Scienza e Vita -. Eluana Englaro sarà la Terry Schiavo d'Italia». «Grande amarezza - denuncia l’associazione in una nota - perché si legittima l’uccisione di un essere umano privandolo delle cose più elementari: l’alimentazione e l’idratazione. Stupore perché la società dei sani ha deciso di non prendersi cura di un essere umano in condizioni di grandissima fragilità e dipendenza, condannandolo ad una morte atroce per fame e per sete». Di «caso terribile di legalizzazione dell'abbandono di un malato, il cui quadro clinico è stabile da anni» parla Roberto Colombo, direttore di biologia molecolare e genetica umana all'Università Cattolica di Milano. La sentenza, per Colombo, «se sarà eseguita, è di condanna a morte certa della ragazza. Senza nutrizione e idratazione clinica, essa cesserà di vivere non a causa della malattia che l'ha colpita, ma per fame e disidratazione».
giovedì 10 luglio 2008
Impronte
Buongiorno,
Come avrete letto, l'Europarlamento ha deciso di bocciare le misure di emergenza nei campi nomadi italiani proposte dal ministro Maroni. Una notizia questa, che apprendiamo con gioia e, lasciatelo dire, sollievo. Una notizia che assume un significato ancora più importante poichè ci giunge in questi giorni in cui a San Rossore si sta svolgendo un importante meeting proprio per ricordarci che 70 anni fa in Italia entravano in vigore le leggi razziali.
L'ANED ha raccolto circa 3000 impronte digitali e 5000 nominativi di altrettanti cittadini disposti a farsi schedare, il tutto è stato consegnato lunedì scorso dalla nostra sezione di Roma al Ministero degli Interni.
Non vogliamo certo dire che l'ANED sia stata determinante, anzi, per ciò che la nostra Associazione rappresenta era di vitale importanza esprimere il nostro più totale dissenso nei confronti delle misure proposte dal Ministro Maroni.
Con la presente intendiamo ringraziare i circa 100 cittadini della nostra provincia che hanno aderito alla nostra iniziativa.
La nostra Associazione è cosciente che esiste un forte poblema di integrazione, pertanto si augura che tutte le parti interessate, inizino fin da oggi un percorso finalmente serio e costruttivo che abbia come unico scopo quello di aggregare ed integrare e non di dividere e catalogare le razze.
Alessio Ducci
ANED Firenze ( Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti )
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare
Berlino, 1932 Bertold Brecht
Impronte
Buongiorno,
Come avrete letto, l'Europarlamento ha deciso di bocciare le misure di emergenza nei campi nomadi italiani proposte dal ministro Maroni. Una notizia questa, che apprendiamo con gioia e, lasciatelo dire, sollievo. Una notizia che assume un significato ancora più importante poichè ci giunge in questi giorni in cui a San Rossore si sta svolgendo un importante meeting proprio per ricordarci che 70 anni fa in Italia entravano in vigore le leggi razziali.
L'ANED ha raccolto circa 3000 impronte digitali e 5000 nominativi di altrettanti cittadini disposti a farsi schedare, il tutto è stato consegnato lunedì scorso dalla nostra sezione di Roma al Ministero degli Interni.
Non vogliamo certo dire che l'ANED sia stata determinante, anzi, per ciò che la nostra Associazione rappresenta era di vitale importanza esprimere il nostro più totale dissenso nei confronti delle misure proposte dal Ministro Maroni.
Con la presente intendiamo ringraziare i circa 100 cittadini della nostra provincia che hanno aderito alla nostra iniziativa.
La nostra Associazione è cosciente che esiste un forte poblema di integrazione, pertanto si augura che tutte le parti interessate, inizino fin da oggi un percorso finalmente serio e costruttivo che abbia come unico scopo quello di aggregare ed integrare e non di dividere e catalogare le razze.
Alessio Ducci
ANED Firenze ( Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti )
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare
Berlino, 1932 Bertold Brecht
martedì 8 luglio 2008
I pellegrini
Mille km in 40 giorni
I pellegrini
Mille km in 40 giorni