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mercoledì 11 aprile 2012

Il pastorale di Elia dalla Costa


 «Sto celebrando la messa con la croce e il pastorale del cardinale Dalla Costa»



A Giuseppe Betori, neo cardinale di Firenze, mandiamo il saluto ricordando la sua dichiarazione: sto celebrando la messa con la croce e il pastorale di Elia dalla Costa. Quel pastorale piace anche a noi; potrebbe stare altrettanto bene nella sede dell'Archivio della Comunità dell'Isolotto della quale Elia dalla Costa è stato l'ispiratore, mentre il popolo dell'Isolotto l'esecutore dal basso, insieme a Enzo Mazzi e  Sergio Gomiti. Quel pastorale è pesante e può scottare le mani se usato in modo improprio. Viceversa può aiutare a ritrovare la via conciliare del pluralismo interno e dell'antifascismo in modo da essere riconosciuto come proprio da tutto il popolo fiorentino che è tollerante pluralista e antifascista.
 Quel pastorale ti può aiutare a prender coraggio sulla via della riforma conciliare da sempre boicottata dalle gerarchie ecclesiastiche che hanno portato alla desolazione la chiesa fiorentina del dopo Dalla Costa:  Milani,  Borghi, Rosadoni parroci, Balducci scolopio, Turoldo e Vannucci serviti, padre Simoni domenicano, padre Del Zanna gesuita e assistente degli scouts, la fine decretatata del primo centrosinistra d'Italia fatto da La Pira.
 Impugna quel pastorale pensando a quello che c'è dentro; che tu ti converta e viva; questo il nostro augurio. Quanto a noi stiamo in buona salute e respiriamo aria più libera, qua fuori le mura, insieme a tutti quei fiorentini  che ti sei compiaciuto di veder rappresentati nel gonfalone presente alla cerimonia del sinodo cardinalizio in quel di Roma:  donne e uomini sinceramente credenti nei valori di umanità e tolleranza che noi condensiamo nel termine laicità. Che l'aria della nostra città ti renda libero, caro Giuseppe cardinal Betori.


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