Comunità dell’Isolotto – Firenze, Domenica 13 Maggio
2012
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(Elena, Gian
Paolo, Giulia, Maria, Roberto, Sergio)
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Letture bibliche:
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Isaia 1, 1-9; 3, 13-26; 5, 1-7; 24, 1-3.
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La protezione civile
Aspetti essenziali relativi all'organizzazione e alle capacità di
intervento della protezione civile dal livello nazionale a quello fiorentino:
presentazione da parte dei volontari Maria Letizia De Angelis e Guido
Pazzi, che hanno ruoli di
responsabilità nelle associazioni ANPAS.
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Sommario
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Aspetti essenziali della Protezione Civile
................................................................................................................
1
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Finalità
.................................................................................................................................................................
1
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Enti, Gruppi e Istituzioni che formano la Protezione
Civile Nazionale in Italia ...................................................
1
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La PC nella storia e nella Normativa (cenni)
........................................................................................................
2
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La Normativa Principale in tema di Protezione Civile
.........................................................................................
3
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Dalla struttura della Protezione Civile Nazionale
all’ A.N.P.AS
........................................................................... 4
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Le Attività di Protezione Civile
.............................................................................................................................
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Organizzazione delle Attività di Protezione Civile…………………………………………………………………………………………..5
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L’organizzazione di ANPAS in Colonne
................................................................................................................
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Il Rischio
...............................................................................................................................................................
6
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Le Aree nel Sistema di PC
....................................................................................................................................
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Il servizio di Piena
................................................................................................................................................
7
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Fasi dell’emergenza
.............................................................................................................................................
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Il nostro intervento a l’Aquila
..............................................................................................................................
8
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Aspetti essenziali dellla Protezione Civile
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Finalità
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La Protezione Civile è un’organizzazione Nazionale
che, a livello Nazionale ed Internazionale, si occupa di tutelare:
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l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e
l’ambiente
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dai danni o dal pericolo di danni derivanti da
calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi:
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Enti, Gruppi e Istituzioni che formano la Protezione
Civile Nazionale in Italia
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a. il corpo dei
vigili del fuoco
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b. le forze armate
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c. le forze di
polizia
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d. il corpo
forestale dello Stato
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e. i servizi
tecnici nazionali
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f. i gruppi
nazionali di ricerca scientifica
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g. la Croce rossa
italiana
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h. le strutture del
servizio sanitario nazionale
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i. le
oganizzazioni di volontariato
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j. il corpo
nazionale soccorso alpino
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A.N.P.AS
(Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze)
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Misericordie
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Altri
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La PC nella storia e nella Normativa (cenni)
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1908. Terremoto di Messina
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1926 Disposizioni di carattere
generale
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Coordinamento affidato al Ministero
dei Lavori Pubblici e al Prefetto
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1961 Il coordinamento dei soccorsi passa al
Ministro degli Interni
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1968. Terremoto del Belice
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1970 Legge n.996 “Norme sul soccorso e l’assistenza alle popolazioni
colpite da calamità”. competenti per l’emergenza sono:
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• Ministero dell’Interno con il
Direttore Generale della Protezione Civile
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• il Commissario Straordinario alla
Protezione Civile
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• il Commissario del Governo nella
Regione
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• il Prefetto
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• il Sindaco
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1976. Terremoto del Friuli
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1980. Terremoto in Irpinia
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1981 D.P.R. 66/81 - regolamento di
attuazione della sopracitata legge 996/70
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1982 O.M. (2 ottobre)
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istituzione presso i Provveditorati
agli Studi dell’Ufficio per i problemi di Protezione Civile
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1982 Legge 23 dicembre
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affida istituzionalmente i poteri
straordinari al Ministro per il coordinamento della Protezione Civile
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1986 Legge n° 349
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Istituzione del Ministero
dell’Ambiente
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1988 Legge n° 400
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Istituzione del Dipartimento della
Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
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1988 DPR n° 175 del 17 maggio 1988
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“Attuazione della direttiva CEE n° 501
del 24 giugno 1982 - SEVESO - relativa ai rischi di incidenti rilevanti
connessi con determinate attività industriali
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1990 Legge n° 142 - nuovo ordinamento delle autonomie
locali
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1992 Legge n° 225
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“Istituzione del Servizio Nazionale
della Protezione Civile”
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1997 Legge n° 59 (Bassanini)
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“Istituzione del Servizio Nazionale della
Protezione Civile”
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2001 Legge n° 194 – Att.9 Art.10
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“Regolamento volontariato di PC”
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[…]
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2002. Terremoto del Molise
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2009. Terremoto a L’Aquila (2300 volontari ANPAS – presenti fino al Dicembre 2009)
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[…]
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2010. Neve a Firenze
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2011. Esondazioni Aulla e Genova
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2012. Concordia
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La Normativa Principale in tema di Protezione Civile
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Legge 24 febbraio 1992, n. 225
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• Istituisce e regolamenta il Servizio Nazionale della
Protezione Civile (SNPC). Definisce (Art. 11 il volontariato elemento
fondamentale della PC)
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D.L. 31 marzo 1998, n. 112 – (Attuaz. L59/97 -
Decreto Bassanini)
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• (estratto) Conferimento di funzioni e compiti
amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione
del capoverso I della legge 15 marzo 1997, n. 59
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D.P.R. 8/2/2001, n.194
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• Regolamento recante nuova disciplina della
partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di
protezione civile.
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• Contiene gli Art. 9 e Art. 10
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Ø Art. 9. Disciplina
relativa all’impiego delle organizzazioni di volontariato nelle attività di pianificazione,
soccorso, simulazione, emergenza e formazione teorico-pratica
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a. il mantenimento
del posto di lavoro pubblico o privato;
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b. il mantenimento
del trattamento economico e previdenziale da parte del datore di lavoro
pubblico o privato;
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c. la copertura
assicurativa secondo le modalità previste dall’articolo 4 della legge 11
agosto 1991, n. 266, e successivi decreti ministeriali di attuazione.
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Ø Art. 10. Rimborso
alle organizzazioni di volontariato delle spese sostenute nelle attività di
soccorso, simulazione, emergenza e formazione teorico-pratica
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a. reintegro di
attrezzature e mezzi perduti o danneggiati nello svolgimento di attività
autorizzate con esclusione dei casi di dolo o colpa grave;
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b. altre necessità
che possono sopravvenire, comunque connesse alle attività e agli interventi
autorizzati
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DLgs 81 – 9 Aprile 2008
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• Derivato dalla legge 626, estende l’applicabilità
della normativa sulla “sicurezza sul lavoro” anche al volontariato e ne
inasprisce i termini.
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• Il volontario, pur non percependo alcuna
remunerazione per il servizio svolto, viene equiparato ad un lavoratore.
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• In tal senso a 12 Gennaio 2012 è stato emanato il
decreto attuativo, pubblicato poi il 6 Aprile sulla GU.
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• Da sempre il volontariato è attento alla sicurezza
durante i servizi e all’utilizzo dei DPI; questo Decreto crea però una nuova
prospettiva per che potrebbe portare anche a spese e responsabilità che
difficilmente potranno essere sostenute in toto dalle associazioni.
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Il Regolamento A.N.P.AS. Nazionale
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• Definisce gli organi di gestione ed operativi
interni ad A.N.P.AS. e ne stabilisce ruoli e compiti
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• Regolamenta l’iscrizione e l’eventuale
revoca/espulsione delle Associazioni alle attivita di PC nell’ambito di
A.N.P.AS.
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• Determina i requisiti organizzativi: Criteri di
allertamento, definizione delle figure di Comando, gestione documentazione
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Dalla struttura della Protezione Civile Nazionale all’
A.N.P.AS
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Le Attività di Protezione Civile
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Organizzazione delle Attività di Protezione Civile
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Con la nuova normativa i vari gruppi/enti non sono
più chiamati a prestare la loro opera ovunque sul territorio
nazionale/internazionale ma vengono attivati su base “locale” in funzione del
tipo di evento.
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Tipologie
di Eventi
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Eventi in ambito Comunale
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Le attività sono gestite dal Resp. di PC del Comune (Sindaco o suo
delegato) , direttamente o attraverso il referente di articolazione.
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Eventi in ambito Provinciale/Regionale
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Le attività di PC sono gestite dal Comitato
Operativo di PC della Provincia/Regione attraverso il referente di
articolazione.
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Eventi in ambito Nazionale/Internazionale
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Le attività sono gestite dal Dipartimento Nazionale
di PC attreverso il referente di articolazione.
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L’organizzazione di ANPAS in Colonne
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Per consentire una efficienza maggiore nella
gestione degli Eventi Calamitosi, recentemente la PC si è riorganizzata
secondo il concetto di Colonne di intervento.
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Si definisce Colonna una struttura mobile composta
da uomini e mezzi
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Per interventi in ambito Comunale intervengono una o
più squadre delle Associazioni operanti sul Comune.
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Per interventi in ambito Provinciale intervengono
una o più squadre delle Associazioni operanti sulla Provincia
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Per interventi in ambito Regionale intervengono una
o più squadre delle Associazioni operanti nella Regione e che appartengono
alle zone limitrofe all’area di intervento (a meno di particolari
esigenze).
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Per interventi in ambito Nazionale e Internazionale
si attiva la Colonna Nazionale, costituita da aliquote delle Colonne
Regionali.
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Il Rischio
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RISCHIO = pericolosità x danno
atteso
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RISCHIO = rischio di un Evento
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Pericolosità = probabilità di accadimento di un evento di piena
di una certa entità
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(es. quantità
precipitazioni, manutenzione argini)
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Danno atteso = inteso come perdita di vite umane o
di beni economici pubblici e
privati
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(es. densità
popolazione)
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Rischi sul comune di Firenze
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Rischio Idraulico
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Rischio Frana
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Rischio Sismico
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Le Aree nel
Sistema di PC
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aree di attesa: luoghi dove
sarà garantita la
prima assistenza alla popolazione nei primi istanti successivi all’
evento calamitoso oppure successivi alla segnalazione della
fase di allertamento.
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aree di ammassamento:
aree dove far affluire i
materiali, i mezzi e
le persone necessarie
alle operazioni di soccorso;
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aree di ricovero: spazi
in grado di
accogliere strutture ricettive
per garantire assistenza e ricovero a coloro che hanno dovuto abbandonare la
propria abitazione;
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Il servizio di Piena
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IL SERVIZIO DI PIENA def.
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Sono tutte quelle attività quotidiane di
prevenzione, di controllo e di manutenzione delle Opere Idrauliche esistenti;
nonché tutte quelle attività legate alla progettazione e alla esecuzione di
nuove opere necessarie per la difesa idraulica, finalizzate alla salvaguardia
della pubblica incolumità
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L’ORDINAMENTO DI PIENA def.
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E’ il Piano di Difesa Fluviale per i Tronchi di Custodia
e i Tronchi di Guardia
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IL SERVIZIO DI GUARDIA IN TEMPO DI PIENA def.
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Sono tutte quelle attività di vigilanza e di guardia
alle Opere Idrauliche finalizzate al contenimento delle acque di piena
all’interno delle difese artificiali, con l’eventuale ausilio di lavori di
pronto intervento finalizzati alla tutela ed integrità delle opere stesse; in
caso di esondazione ci si prefigge il compito di ricondurre più velocemente
possibile le acque all’interno dell’alveo e si concorre a dare soccorso alla
popolazione
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Fasi dell’emergenza
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Il nostro intervento a l’Aquila
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• Un PMA
(Posto Medico Avanzato)
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• 2 Tensostrutture, una per la mensa e una sala
televisione/svago
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• Struttura prima infanzia
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• Tenda con aule per scuole primo e secondo grado
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• Tenda per la chiesa (in seguito viene montata
anche una tenda per la moschea)
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• Servizio di supporto psicologico (APE –
Associazione Psicologi dell’Emergenza)
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• Studio Odontoiatrico all’interno di un container
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• Tenda dell’associazione “Save the Children”
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• Tenda con ufficio comunale
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• Camper che funge da postazione mobile delle Poste
(con due operatori)
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• Container con sportello bancomat, più bancomat
mobile all’esterno a giorni fissi
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• Tensostruttura Biblioteca, sala lettura, sala
computer, internet point
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• Magazzino
per la gestione del campo (tende, reti, coperte, lenzuola, ecc., materiale
vario)
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• Ambulatori medici di base e specialisti
(all’esterno del campo)
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• Magazzino di materiale di prima necessità,
proveniente dalle donazioni (gestito da civili).
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• Mensa 5,30-22, preparazione colazione, cestino per
chi si reca al lavoro e non rientra a mezzogiorno, bimbi/ragazzi che escono
per andare a scuola, preparazione pasti, lavaggio verdura, vassoi, pentole e
quant’altro. I cibi distribuiti sono freschi, e gli ospiti vengono serviti ai
tavoli dai volontari.
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• Presidio dell’ingresso pedonale/carraio,
turnazione di 7 ore
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• Postazione P.M.A. coperta da turni, ma con
volontari sempre reperibili per più ambulanze.
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• Elettricista, idraulico dalle 8 alle 20 con
reperibilità notturna
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• Segreterie (popolazione, volontari, P.M.A) e
magazziniere dalle 8 alle 20
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• Pulizia bagni, pulizia campo, trasporto rifiuti
(previsti 4 passaggi al giorno dalle 8 alle 22).
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• Personale logistico per acquisto alimentari e
materiali con orari apertura negozi.
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