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mercoledì 5 marzo 2008

Il crocifisso in tribunale

Milano, 23 feb. – Giovedì 21 febbraio presso il Tribunale penale dell’Aquila è stata emessa la sentenza di condanna nei confronti del giudice Luigi Tosti, al quale è stata inflitta una pena di un anno di reclusione ed un anno di interdizione dai pubblici uffici perché ritenuto colpevole di omissione in atti d'ufficio e interruzione di pubblico servizio.


La vicenda giudiziaria di Luigi Tosti è iniziata nel 2005, anno in cui ha subito un processo che è culminato in una condanna a 7 mesi di reclusione ed interdizione dai pubblici uffici a causa del suo rifiuto di tenere udienze in aule giudiziarie dove fossero esposti crocifissi. Tosti aveva chiesto che venisse rimosso il simbolo cattolico oppure che gli fosse concessa l’autorizzazione ad esporre anche i suoi simboli religiosi, ovvero la menorà ebraica.


La Voce d’Italia ha intervistato il giudice Luigi Tosti, personaggio divenuto scomodo, che trova poco spazio sui media nazionali.




Giudice Tosti, potrebbe commentarci questa sentenza?


E’ vero che nel corso dell’udienza Lei ha affermato questa frase: “La Chiesa cattolica è la più grande associazione a delinquere della storia e la più grande banda di falsari”?


Quali sono le prove storiche che renderebbero la Chiesa cattolica la più grande associazione a delinquere della storia?


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