proposta della Comunità dell’Isolotto al Coordinamento cdb – Tirrenia 14-15 aprile 2010.
In comunità ci siamo interrogati sulla destinazione dell’8 per mille che siamo costretti di fatto a sottoscrivere con la scadenza della denuncia dei redditi. Abbiamo discusso l’argomento in modo problematico cercando di mettere insieme dubbi, perplessità, convinzioni ed opportunità.
Tutti abbiamo convenuto che:
- rimane primario il nostro impegno contro ogni forma di concordato fra chiese e poteri
- riaffermiamo il nostro impegno per la laicità dello stato
- continueremo a contestare il concordato fra la chiesa cattolica e lo stato italiano per le caratteristiche di privilegio e di connivenza con i poteri che continua ad esprimere.
Abbiamo però anche constatato che le nostre indicazioni su questi temi non trovano una sponda credibile né capacità di mobilitazione da parte dei partiti politici, mentre cresce l’attenzione, la consapevolezza e la mobilitazione da parte della cultura, dell’associazionismo di base e della società civile (vedi crocifisso – insegnamento della religione nella scuola – laicità delle istituzioni – laicità dei tribunali – matrimoni civili – fine vita – ecc….)
Inoltre, considerato il contesto attuale in cui si dibatte la chiesa istituzionale ed il momento critico in cui finalmente le contraddizioni si fanno sempre più evidenti,a molti di noi è sembrato che nasca l’esigenza di andare incontro ai tanti che dovranno dichiarare a chi sottoscrivere il proprio 8x1000 con la prossima denuncia dei redditi, poiché sia che si sottoscriva per lo stato italiano sia che si ometta di sottoscrivere, i soldi vanno comunque a soddisfare interessi non condivisi da parte di tanti cittadini.
Abbiamo alla fine convenuto sulla opportunità di sottoporre alla discussione del prossimo Coordinamento nazionale cdb del 17-18 aprile a Tirrenia la proposta di prendere in esame la opportunità di formulare un accordo/convenzione fra le cdb–coordinamento nazionale e l’Unione delle Chiese valdese/metodista per promuovere nel nostro ambito, in modo trasparente e rispettoso della piena libertà dei singoli (persone e comunità), la sottoscrizione dell’8x1000 alla Chiesa valdese la quale si potrebbe impegnare, secondo forme e norme da concordare, a sostenere e finanziare progetti promossi dalle cdb sia come realtà nazionale che come singole realtà locali impegnate ad affrontare iniziative culturali, di solidarietà, di inclusione……
Una simile scelta avrebbe certamente caratteri di contraddizione e dunque potrebbe essere una esperienza ridiscutibile di anno in anno. Essa però oggi trova secondo molti di noi (con perplessità espresse da alcuni/e) un suo significato e valore perché:
- toglierebbe ossigeno economico alla chiesa cattolica
- orienterebbe i contribuenti incerti ed indecisi
- ci potrebbe permettere di pensare al progetto di un archivio storico nazionale delle cdb e/o un coordinamento di archivi, ufficialmente riconosciuto e notificato (come è del nostro archivio dell’Isolotto a cui molti giovani studenti stanno attingendo), realizzabile e gestibile attraverso contratti di collaborazione con giovani competenti magari della nostra area.
Tale archivio potrebbe essere un luogo di memoria creativa. Il nostro movimento è portatore di una grande ricchezza di materiali capaci di comunicare esperienze e messaggi che abbiamo elaborato insieme in questi cinquanta anni della nostra storia. Pensiamo che sia nostro dovere lasciare alle generazioni più giovani la memoria dello spirito e della prassi del nostro cammino comunitario perché chi vuole possa servirsene per progettare nuove esperienze di vita. Un archivio dunque che abbia il carattere della modernità e della memoria allo stesso tempo, un archivio che metta a disposizione, nei luoghi della memoria, la voce dei sapienti ma anche di coloro che non hanno voce. Se ci siamo interrogati su quale futuro per le cdb, se ci sta stretta ogni ipotesi di continuità che si basi su una organizzazione in qualche modo istituzionalizzata, forse ci potrebbe piacere trovare un modo di comunicare lo spirito che ha soffiato e continua a soffiare in mezzo a noi, comunicare cioè un messaggio che poi…produrrà i suoi frutti, e non potrà o dovrà essere imprigionato dentro strutture e regole chiuse.
Non è questo che abbiamo fatto riappropriandoci del Vangelo e della Bibbia?
Inoltre una fonte di finanziamento potrebbe:
- permettere alle realtà locali del nostro movimento una maggiore partecipazione agli incontri ed ai convegni nazionali ed europei contribuendo con un sostegno alle spese dei singoli e dei gruppi (per esempio presentando i nostri Convegni nazionali come progetti culturali e richiedendo finanziamenti appositi);
- dare una capacità economica ai giovani che intendono organizzare loro momenti di autogestione e crescita;
- mettere a disposizioni delle generazioni più giovani del nostro movimento un sostegno economico che permetta loro di progettare creativamente esperienze locali, promosse dal basso, per affrontare le precarietà dell’oggi che, fra l’altro, vede coinvolti molti di loro (es: cooperative di lavoro multietniche, cooperative sociali di servizi, associazioni di sostegno a problematiche di vario genere, attività culturali e di socializzazione ecc..).
Queste ipotesi ci sembrano motivanti per aprirci ad una esperienza di questo genere che, fra l’altro, potrebbe vedere un maggiore interesse e partecipazione ai coordinamenti nazionali dei più giovani che in questo ambito possono avere un ruolo progettuale e creativo.
Nota: Prima di formulare la presente proposta abbiamo contattato Domenico Maselli e Maria Bonafede moderatora dell’unione delle Chiese Valdese/Metodista per verificare la loro disponibilità a discutere la cosa nella eventualità che la proposta venga accolta dal Coordinamento cdb. La loro risposta è stata affermativa.
Allegato
(dal Foglio di Comunità di Pinerolo n. 4 – aprile 2010)
L'OTTO PER MILLE CI COSTA UN OCCHIO!
Probabilmente pensi che, quando fai la scelta per l'otto per mille, l'otto per mille delle tue tasse vada a chi decidi tu. Sbagliato!
Lo Stato ogni anno raccoglie l'IRPEF e ne mette l'otto per mille in un calderone. Sembra una quota piccola, ma in realtà sono molti soldi: circa un miliardo di euro. Questi soldi vengono poi ripartiti a seconda delle scelte che sono state espresse: insomma la tua firma conta come un voto e ha lo stesso valore di quella degli uomini più ricchi d'Italia.
Queste sono state le scelte nella dichiarazione dei redditi del 2000(ultimi dati pubblicati dal Ministero):
Nessuna scelta 60,40% Chiesa Cattolica 34,56% Stato 4,07%
Valdesi 0,50% Ebrei 0,16% Luterani 0,12%
Avventisti 0,10% Assemblee di Dio 0,08%
Che fine fanno i soldi di chi non firma per nessuno? Anche quelli finiscono nel calderone, e vengono ripartiti a seconda dei voti di chi ha espresso la scelta. Sempre con la dichiarazione dei redditi del 2001, i soldi sono stati spartiti così:
Chiesa Cattolica 87,25% Stato 10,28% Valdesi 1,27%
Ebrei 0,42% Luterani 0,31% Avventisti 0,27%
Assemblee di Dio 0,20%
Negli ultimi anni circa quattro contribuenti su dieci hanno firmato esplicitamente per l'otto per mille. Visto che la maggior parte di chi firma (circa l'80% di loro) sceglie la Chiesa Cattolica, questa riceve ogni anno l'80% della torta, cioè più di 900 milioni di euro. Invece sei persone su dieci non scelgono niente, e la loro quota viene gestita dagli altri!
Cos'ha che non va questo meccanismo, all'apparenza così democratico?
Quasi nessuno sa come funziona e i mezzi di informazione si guardano bene dal dirlo.
Lo Stato non si fa nessuna pubblicità e tra le confessioni religiose solo la Chiesa Cattolica può permettersi grandi campagne.
Chi non deve presentare la dichiarazione dei redditi (alcuni lavoratori dipendenti o i pensionati) spesso non sa come scegliere a chi destinare l'otto per mille.
L'otto per mille potrebbe essere modificato ogni tre anni (ad esempio portandolo al sei per mille), ma questo non è mai stato neanche preso in considerazione.
Il Ministero delle Finanze agisce in modo ben poco trasparente: sono anni, ormai, che comunica i risultati solo alle confessioni religiose.
L'otto per mille è il meccanismo adottato dallo Stato italiano per il finanziamento delle confessioni religiose. Possono accedere all'otto per mille solo le confessioni che hanno stipulato un'intesa con lo Stato e che abbiano avanzato apposita richiesta. I destinatari, al 2009, sono:
Stato, Chiesa cattolica, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione Comunità Ebraiche Italiane, Unione Chiese cristiane avventiste del settimo giorno, Assemblee di Dio in Italia
Dai Patti lateranensi fino al 1984 la Chiesa Cattolica riceveva dallo Stato la cosiddetta "congrua", a risarcimento dei beni confiscati alla Chiesa e per il mantenimento dei preti. Nel 1984, con la revisione del Concordato firmata da Craxi, è stata eliminata la congrua ed introdotto l'otto per mille, che è poi stato concesso anche ad altre confessioni religiose. Da allora l'aumento delle tasse e del reddito degli italiani ha fatto salire vertiginosamente le cifre in gioco,passando dai 398 milioni di euro del 1990 ai 1.002 del 2008.
In teoria ogni tre anni una commissione potrebbe modificare la percentuale (da otto per mille a sei per mille, ad esempio), ma in realtà questo non è mai stato fatto, nonostante le recenti crisi e nonostante con un miliardo di euro si possano effettuare svariati interventi, ad esempio a favore della scuola o dei lavoratori. Anche altre religioni (come i Testimoni di Geova) hanno firmato con lo Stato delle intese, che però non sono ancora state ratificate dal Parlamento. Tramite il meccanismo delle firme inespresse bastano poche altre confessioni con fedeli molto disciplinati per far diminuire di decine di milioni di euro il gettito della Chiesa. Che sia per questo che il Parlamento prende tempo?
Cosa ne fanno...
Lo Stato dovrebbe destinare il suo otto per mille a interventi per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e conservazione dei beni culturali. In pratica, dal 2004 una buona fetta viene rigirata al bilancio generale e anche prima finiva spesso alle iniziative più disparate, come la controversa "missione arcobaleno" del governo D'Alema. Buona parte dell'otto per mille dello Stato finisce poi alla Chiesa: dai restauri di chiese e conventi, al finanziamento delle scuole cattoliche, all'associazionismo cattolico.
La Chiesa Cattolica punta molto, nella sua campagna pubblicitaria, sull'aiuto ai poveri e al terzo mondo. In realtà riceve la fetta più grossa dell'otto per mille (991 milioni di euro nel 2007, dati CEI) ma ne spende solo il 12,1% per beneficenza in Italia e l'8,6% all'estero. Una buona parte (il 35,7%) va agli stipendi dei preti, e una analoga (il 43,7%) alle "esigenze di culto" (restauri e nuove chiese, catechesi, tribunali ecclesiastici...).
L'Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi destina l'otto per mille interamente a progetti di natura assistenziale, sociale e culturale. Il 30% inoltre è riservato ai Paesi in via di sviluppo. Per info: www.ottopermillevaldese.org
L'Unione Comunità Ebraiche Italiane utilizza i fondi per formazione culturale ebraica, tutela delle minoranze e attività sociali, conservazione dei beni artistici ebraici.
L'Unione Chiese cristiane avventiste del settimo giorno impiega la somma ricevuta per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all'estero.
La Chiesa Evangelica Luterana in Italia destina l'otto per mille ad evangelizzazione, stipendi dei ministri di culto, opere sociali, missioni, iniziative culturali e spese di amministrazione.
Le Assemblee di Dio in Italia utilizzano l'otto per mille esclusivamente per progetti culturali e di solidarietà, in Italia e all'estero. Non accettano le quote delle firme non espresse. Non pubblicano un rendiconto dettagliato.
UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
Nessun commento:
Posta un commento