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venerdì 7 maggio 2010

I novelli mercanti del tempio


Il potere economico del Vaticano


ovvero : I novelli mercanti del tempio


 


su questo tema il gruppo: Carlo, Chiara, Claudia, Gisella, Luisella, Maurizio, animerà l'incontro della Comunità dell'Isolotto domenica mattina 9 maggio ore 10,30, via degli Aceri 1 Firenze.


Documentazione e consapevolezza ma anche ricerca di che cosa fare insieme per una liberazione, anche a piccoli passi, dai poteri che dominano e opprimono e spremono la nostra vita, compreso l'immenso potere che si regge sull'allenza fra il sacro e il danaro.


 


Vogliamo raccontare e discutere insieme del potere economico del Vaticano mettendo in risalto le enormi contraddizioni tra il richiamo evangelico e la situazione reale: una notevole quantità di beni finanziari; un grandissimo patrimonio immobiliare dislocato al di fuori della Città del Vaticano; una grande libertà di gestire questi beni senza dover essere soggetti alle leggi italiane (il Vaticano in questo senso si configura come un paradiso fiscale); la concessione di una serie di privilegi di stampo “feudale” da parte dello Stato Italiano e la gestione spregiudicata, talvolta anche malaccorta, spesso penalmente rilevante quando non di tipo mafioso di grandi quantità di denaro; infine le operazioni illegali di “lavaggio” e “riciclaggio” di titoli e denaro sporchi.


Tutte le nostre informazioni sono tratte dalla seguente bibliografia:

·        “La Questua”, Curzio Maltese, Ed. Feltrinelli, 2008
·        Il dossier de “L’Europeo” - “Il premier Ratzinger. La più antica monarchia assoluta d’Occidente. Finanze disinvolte (Ior e Banca Rasini) e vantaggi fiscali dal 1929 ad oggi”, ottobre 2009
·        “Vaticano S.p.a.”, Giunluigi Nuzzi, Ed. Chiare Lettere, 2009
·        www.chiarelettere.itvedere lavoce : Vaticano SpA

 
Divagazione letteraria (Urbano)


  O Simon mago, o miseri seguaci



che le cose di Dio, che di bontate



deon essere spose, e voi rapaci



      per oro e per argento avolterate,



or convien che per voi suoni la tromba,



però che ne la terza bolgia state. (Inizio del canto XIX dell'Inferno)



 
Di voi pastor s'accorse il Vangelista,
quando colei che siede sopra l'acque
puttaneggiar coi regi a lui fu vista;  108
  quella che con le sette teste nacque,
e da le diece corna ebbe argomento,
fin che virtute al suo marito piacque.  111
  Fatto v'avete dio d'oro e d'argento;
e che altro è da voi a l'idolatre,
se non ch'elli uno, e voi ne orate cento? 
114
  Ahi, Mussolin, di quanto mal fu matre,
non la tua conversion, ma quella dote
che da te prese il primo ricco patre!".  117
  E mentr'io li cantava cotai note,
o ira o coscïenza che 'l mordesse,
forte spingava con ambo le piote.  120
  I' credo ben ch'al mio duca piacesse,
con sì contenta labbia sempre attese
lo suon de le parole vere espresse.  123
  Però con ambo le braccia mi prese;
e poi che tutto su mi s'ebbe al petto,
rimontò per la via onde discese.  126
  Né si stancò d'avermi a sé distretto,
sì men portò sovra 'l colmo de l'arco
che dal quarto al quinto argine è tragetto.  129
  Quivi soavemente spuose il carco,
soave per lo scoglio sconcio ed erto
che sarebbe a le capre duro varco.  132
  Indi un altro vallon mi fu scoperto. 
Inferno XIX 106-133


Viaggio di Dante.
 sabato 9 aprile 1300, presso il levar del sole
 cerchio VIII, bolgia III: pareti e fondo rocciosi, di difficile accesso; nella pietra si aprono fori regolari molto profondi.
 Niccolò III
Inquilini:

 simoniaci: ecclesiastici che hanno sfruttato la loro posizione per arricchire se stessi e la propria famiglia; sono capovolti nei fori e i piedi bruciano di una fiamma rossastra; quando sopraggiunge un nuovo dannato, prende posto facendo sprofondare in basso gli altri.
 

 Fonte
 

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