Fadwa
Barghouti a Firenze per sostenere la liberazione dei prigionieri politici
palestinesi
Il 14 aprile 2014 alle 10.00,
presso la Sala Pistelli della Provincia di Firenze, sarà
presentata un'altra delle iniziative locali della Campagna per la Liberazione
di Marwan Barghouti e dei Prigionieri Politici Palestinesi. E' una campagna
internazionale, avviata lo scorso ottobre dal carcere di Robben Island in
Sudafrica da parte di diverse personalità internazionali, nella stessa cella in
cui è stato detenuto Nelson Mandela.
La questione dei prigionieri
politici è da decenni un punto nodale del conflitto mediorientale, dal momento
che lo Stato di Israele utilizza la prigionia per i palestinesi come uno dei
principali strumenti dell'occupazione militare, e come forma di punizione
collettiva, contravvenendo alla legalità internazionale, a partire dalle
Convenzioni di Ginevra.
I prigionieri palestinesi oggi
ancora nelle carceri israeliane sono più di cinquemila, tra cui 11
parlamentari, 13 donne e 195 giovani, di cui 36 al di sotto dei 16 anni.
Diversi di loro sono arrestati in detenzione amministrativa, in carcere per
diversi anni senza processo e senza capi di accusa definiti. Amnesty
International, Physicians for Human Rights, l'organizzazione israeliana Bet'Selem
e diverse altre organizzazioni hanno denunciato il conclamato uso di tecniche
di tortura, oltre che di limitazioni alle cure mediche e al sostegno legale,
come riconosciuto dal diritto umanitario internazionale, come accade a Karim
Younes, in carcere ormai da 32 anni. Dal 1967, anno in cui è partita
l’occupazione militare e civile della Palestina, sono più di 750.000 i
palestinesi passati nelle carceri israeliane. Praticamente ogni famiglia
palestinese ha avuto persone in carcere.
Tra i prigionieri tuttora in
carcere, Marwan Barghouti è un leader politico, che ha trascorso complessivamente più di 18 anni di
carcere, i primi sette durante la prima Intifadah, e poi negli ultimi 11 anni.
Non ha visto crescere i suoi tre figli, a causa delle regole restrittive
imposte alle visite dei familiari. Tutti sostengono che, se fosse libero, oggi
sarebbe il leader palestinese capace di gestire le difficili dinamiche interne
alla società palestinese, oltre che trattare il processo di pace con lo Stato
di Israele.
Marwan Barghouti è stato condannato
per resistenza militare a cinque ergastoli e 40 anni di prigione, accusato di
essere il mandante di operazioni militari contro l'occupazione, senza però il
sostegno di prove certe, e soprattutto senza le garanzie di un processo
regolare, nel rispetto del diritto alla difesa garantito a tutti gli individui.
Marwan Barghouti non ha riconosciuto la legittimità della Corte che lo
giudicava, come aveva fatto Mandela per il suo popolo, ed ha rivendicato il
diritto dei palestinesi alla libertà, alla pace e alla democrazia.
La campagna per la sua liberazione,
e per la liberazione di tutti i prigionieri politici palestinesi, sostenuta in
diversi paesi nel mondo da tante forze politiche e sociali, è stata lanciata da
diverse personalità internazionali, tra cui i Premi Nobel Desmond Tutu, Jody Williams, Adolfo Perez Esquivel,
Josè Ramos Horta e Maireread Maguire.
L'iniziativa del 14 aprile si
inquadra nella settimana di mobilitazione internazionale per i prigionieri
politici palestinesi e vedrà la presenza privilegiata di diversi testimoni e
relatori di eccellenza:
-Fadwa Barghouti, moglie di
Marwan Barghouti
-Mai Al Kaila, ambasciatrice
palestinese in Italia
-Luisa Morgantini, ex vice
presidente del Parlamento Europeo
-Andrea Barducci, presidente
della Provincia di Firenze
-Susanna Agostini,
presidentessa della Commissione Pace del Comune di Firenze
La campagna in Toscana è promossa
da un vasto comitato di organizzazioni aderenti, che hanno risposto al primo
appello lanciato da Assopace Palestina, Associazione di Amicizia
Italo-Palestinese, COSPE, campagna BDS Firenze, ARCI Firenze
Per informazioni:
-Mahmud Hamad, Associazione di
Amicizia Italo-Palestinese: 3355240514
-Mariella Pala, Assopace Palestina:
3476000810
-Gianni Toma, COSPE: 3495766721
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