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domenica 8 febbraio 2009

Peppino Englaro come Galileo

Eluana-Peppino Englaro. Grande storia! Stiamo vivendo un anno galileiano. Peppino sta sovvertendo il cielo che vive-viveva in noi, così come Galileo sovvertì l'universo che sta-stava al di fuori di noi. Come dice Kant: il cielo stellato sopra di noi, la legge morale in noi. Le cose più belle che abbiamo. Il nostro non voler accettare la finitezza della nostra esistenza ci porta a stratagemmi mentali prodotti da questi nostri incubi: se sono faraone mi fabbrico la tomba "immortale", una piramide sopra una stanza, sopra un sarcofago sopra un altro e un altro sarcofago sopra una mummia svuotata dai visceri, profumata, rivestita di bende, introdotta al di là del confine. Eluana "viva" dentro il sarcofago delle nostre apprensioni, paure, tormenti, angosce, incubi, viva per l'eternità, viva per noi che siamo morti, zombi. Eluana assorbe così bene la nostra zombità, ci conforta, come la  salma svuotata, ripulita, profumata del Santo, esposta per l'eternità

dentro la grande piramide di Renzo Piano costruita  a S.Giovanni Rotondo - per la gioia dei nostri occhi di divoratori antropofagi.

 Ed ecco che un Peppino piccino piccino ti viene ad abbattere le piramidi, i santuari, a bruciare i feticci, a toglierti le belle vesti che coprono la tua realtà di zombi.

Peppino ci costringe ad un balzo di civiltà antropologico, sulla scia di Darwin, Freud e di tutti gli etologi e psicanalisti... Peppino con i suoi 17 anni di forza, di costanza, di durata sta introducendo nel nostro cervello il Basic, il linguaggio che ha dato memoria e intelligenza anche alle macchine: un linguaggio capace di tirar fuori tutto l'inespresso del nostro cervello.  Peppino Englaro padrino dell'anno galileiano. A Roma Simplicio e Sagredo si sono ancora una volta ritrovati, perfettamente conservati, in stato vegetativo permanente. E, come allora,  stanno rimettendo in su lo spettacolo di sempre. Un grande dramma storico, con un cast che non bada a spese: un intero governo unanime, una scuola di doppiatori da primato mondiale (giornali e TV), una squadra di truccatori che nemmeno Sabina Guzzanti (atei devoti, infiltrati nei vari reparti della politica, "ruffian baratti e simile lordura"), l'Inquisizione romana, rinnovellata di novella fronda. Il mondo intero è un grande teatro, parola di William Shakespeare.

 

Controcanto

 

In questo spicchio di pianeta, un dramma sta arrivando alle ultime pagine; dovrebbe essere il momento del colpo-golpe; il capo del governo l'ha praticamente dichiarato, il Presidente del Senato si dichiara pronto, il Vaticano garantisce l'appoggio in nome della vita. Ma la finale di un giallo spesso riserva la sorpresa, come l'ultima mossa di una partita a poker. Grande è l'apprensione. Se l'Italia è come Eluana, dobbiamo tutti sentirci Peppino Englaro.


ITALIANI!!! (l'urlo di Beppe Grillo).


Urbano

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