Assemblea settimanale
Carissime/i,
l'incontro di domenica 6 sarà dedicato a riflettere sul tema delle modificazioni climatiche.
- Giuseppe leggerà un brano biblico con una riflessione
- Giuliano e Chaby leggeranno una bella lettera di padre Rutilio Sanchez dal Salvador che informa sull'alluvione che ha devastato quel paese già disastrato e denuncia le modificazioni climatiche generate soprattutto dal mondo cosiddetto sviluppato. La lettera, tradotta in italiano da Giuliano, è roportata qui sotto.
- Roberto prendendo spunto dalla lettera di Rutilio inizierà una socializzazione del tema delle modificazioni climatiche anche in vista del summit delle Nazioni Unite che si aprirà lunedì prossimo a Copenaghen.
- Noemi porta il pane.
Un caro saluto
Enzo
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Facciamo giungere a tutti voi questo messaggio inviato da parte di SERCOBA (Gruppi di Appoggio alle Comunità di Base).
I fenomeni atmosferici che si verificano nel globo terracqueo sono costanti e ogni volta più allarmanti. Lo stato di deterioramento dell'ambiente è galoppante e le grandi potenze economiche, nella loro smisurata ambizione, non si assumono le responsabilità dei molteplici disastri. E' noto che il cambiamento climatico, prodotto dall'avanzare dell'industrializzazione nei paesi del Nord, si accanisce sul Sud del mondo.
Senza dubbio alcuno si tratta di cosa nota che i paesi del Sud del mondo hanno sofferto per l'estrazione indiscriminata di ogni loro ricchezza e risorsa da parte del potere economico del Nord. La storia del colonialismo ci consente di riconoscere questa spoliazione e la situazione indifesa in cui si sono venute a trovare le aree di ciò che oggi è detto, chiamandolo con nomi diversi, il Terzo Mondo o il Mondo in via di sviluppo: si tratta dei medesimi paesi che nel corso dei secoli hanno sopportato lo sviluppo del cosiddetto Primo Mondo. Ogni Nord ha il suo proprio Sud, e ne ha creato i presupposti nella misura data dalla storia dello sviluppo della sua economia.
Indichiamo la "Economia" come il motore delle diseguaglianze esistenti, e tale Economia, con il proporre il proprio modello di sviluppo, produce nel corrispondente Sud di riferimento, le modalità di distruzione ecologica.
L'Oceania è stata depredata, con queste modalità, del suo mare e delle sue terre a favore del Giappone...Nello stesso modo, l'Africa è stata depredata rafforzando le economie dell'Europa, e l'America Latina (Sudamerica), nella forma di continente invaso, con la sua propria specificità ha un galoppante deterioramento ambientale.
Il cambiamento climatico è la sintesi di tutto ciò che produce: i modelli di "sviluppo".
La terra come hábitat ci fa sentire l'oppressione dell'umanità.
I tradizionali regni minerale, vegetale, animale, risentono di tali correlazioni così squilibrate: gli uomini sono da una parte i colpevoli e responsabili di ciò, dall'altra le vittime (hay diferencias entre víctimas y victimarios).
Tali indicazioni sono ogni volta di più ripetitive, ma proprio perché sono ripetitive saranno, appunto ogni volta di più, cariche di risonanza.
Oggi ci vogliamo riferire a quanto accaduto in Centro America (dintorni del Caribe e della costa meridionale degli Stati Uniti) e in particolare al paese più piccolo, sovrappopolato y disboscato dell'America Continentale.
Di anno in anno, si succedono nel sud del mondo le epoche degli uragani, è un fatto noto e tradizionale, come se fosse qualcosa senza via d'uscita: proprio così i grandi e potenti capitali del Nord continuano a non tutelare il nostro Sud, sia che ciò accada con le estrazioni minerarie, i consorzi turistici, l'attività edilizia e le grandi autostrade, o con la ricerca di risorse energetiche e la costruzione di impianti idroelettrici: un insieme ininterrotto di offerte che vanno sotto il nome di "sviluppo" ma che non portano progresso ai nostri popoli. Continuando con un sistema coloniale subdolo ma reale, coperto dietro una occulta DEMOCRAZIA, si dà appoggio a governanti che favoriscono i cosiddetti Trattati del Libero Commercio, per legalizzare questa continua spoliazione; non mi dilungo qui nell'esporre la situazione di presa di coscienza popolare che si sta verificando a questo proposito in Sudamerica.
Dall'America Centrale, e in particolar modo da "El Salvador" faccio giungere a tutti voi le spoglie risparmiate dall'Uragano "IDA" nel suo passaggio dal nostro paese.
Inoltre, dopo l'evento tragico viene ora la cosa più difficile: la ricostruzione.
Il nuovo governo ha ereditato profonde carenze strutturali e molte lacune quanto ai rischi e alla capacità di farvi fronte.
Ci troviamo sempre in mezzo all'emergenza per lo stato di abbandono strutturale.
Come contraddizione inevitabile, gli eventi tragici non hanno un calendario ma il succedersi del calendario porta con sé tragedie sempre più grandi.
In mezzo a tutto ciò che accade, siamo invasi in modo aggressivo dalla grande pubblicità consumistica tipica del periodo di fine anno.
Tali intonazioni propagandistiche sono offensive, non producono allegria, proprio per le esigenze che l'offerta commerciale ha, anche di fronte alla povertà.
Mostrare cibo e ostentare qualcosa di fronte a popoli disastrati rappresenta quindi una provocazione.
Da parte nostra, come SERCOBA, siamo giunti al tempo delle feste per i bambini, grazie all'appoggio morale, di amicizia, fraterno ed economico dei fratelli ed amici di SERCOBA. Abbiamo ottenuto un sorriso e l'allegria nel cuore di varie migliaia di bambini e dei genitori di queste famiglie.
Descrizione:
Bambini: 10,249
Piñatas (Giochi per bambini) 219
Dolci per piñatas 60,450
Bustine con 8 dolcetti 10,249
Biscotti 10,249
Vejigas 10,249
Estímulos 00 , 440
Cogliamo l'occasione di questa comunicazione per condividere con voi la benedizione di Dio e la gioia che nasce in mezzo al servizio e alla sofferenza.
Da alcuni decenni (secoli) il Terzo Mondo è un cammino per il quale Gesù transita portando una croce...e per questo risalta luminoso il ricordo della sua nascita, nel cuore dei poveri è sempre Natale quando si riceve un gesto di appoggio, di solidarietà e fratellanza.
Per tutti questi motivi, al termine dell'anno in corso, inizierà una fase di amore ed impegno per l'anno venturo.
Per tutti voi, tutto il Gruppo SER.CO.BA (Servizio Comunità di Base) con fratellanza, unione, speranza e amore
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