Domenica 27 ottobre 2013 - Incontro della Comunità con D.Peppino Grieco
In ordine da sinistra: Mario Setta, D.Peppino Grieco, Cataldo Sabato
Una bella pagina di storia della
Basilicata. 80 anni spesi per gli altri. Amico di tutti, dalla parte
degli ultimi. Quando le parole sono storia di vita. E “Parole vissute”,
il libro presentato domenica 21 luglio a Muro Lucano, nella
parrocchia di San Marco Evangelista, racconta la vita di “prete dei giovani”
intensamente vissuta da don Peppino Grieco. Un Testamento
Spirituale dell’innovatore uomo della Chiesa. E’ il frutto di anni di battaglie
in prima linea. Per il bene comune. Un “lavoro d’insieme” ben costruito da
tre amici abruzzesi con i quali a partire dagli anni Sessanta ha cominciato a
fare un prezioso cammino in comune, che non si è mai interrotto. Preti del
dissenso. Costruttori del futuro. Per cambiare la Chiesa, liberandola dai
paralizzanti intrecci con il potere corrotto. Una richiesta di pulizia, di
onestà, di apertura al nuovo. Dal di dentro. Mario Setta, Pasquale
Iannamorelli e Raffaele Garofalo sono stati fatti
fuori dai poteri forti di una Chiesa che si opponeva a qualsiasi mutamento.
In occasione
dell’ottantesimo compleanno del compagno di tante battaglie hanno reso omaggio
alle “parole vissute” di don Peppino. DiceMario Setta: “Io
redattore, Raffaele correttore, Pasqualino editore”. E’ nato un libro di
estrema attualità. Idee ieri avversate, oggi esaltate. Tante
parole di speranza e di rinnovamento. Gli odierni gesti di umiltà di Papa
Francesco vengono da molto lontano. Si aprono nuovi orizzonti. In Basilicata sono
state ”l’idea-forza di un pastore che conosce le pecore, le chiama una per
una, cammina innanzi ad esse, è disposto ad offrire la vita per loro”,
sottolinea Setta. E poi riporta un pensiero di don Peppino: “Il “buon pastore”
non è un eroe, ma semplicemente uno che ama e che l’amore sottrae alle trame
fredde dell’interesse individuale. Ogni discepolo di Cristo è, nello stesso
tempo, membro del gregge e suo pastore, per la responsabilità che lo lega a
tutti gli altri”. Tante testimonianze riempiono le pagine di una missione
d’amore senza fine”. Abbiamo pensato a questo lavoro corale - spiega Setta
nella presentazione -, rifuggendo dalla pubblicazione di
una brochure di circostanza con interventi elogiativi o adulatori. Si tratta
di una raccolta, assolutamente ridotta e parziale, dell’immenso materiale
accumulato da don Peppino. Un archivio orale e scritto, fatto di appunti e
riflessioni. Alla luce della celebre affermazione di storici come Lucien Febvre
e Fernand Braudel: “La storia è l’uomo”. L’uomo, come individuo e come
società”.
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