Preghiera eucaristica
Il Natale concepito come intervento di Dio dall’alto
fa dipendere il valore del lavoro dalla grazia divina.
Il lavoro, questo immenso sforzo di liberazione
prodotto nei secoli, è segnato per sempre dal peccato
e dalla maledizione biblica,
non ha valore in sé ma riceve tutto il suo valore
dall’incarnazione e dal sacrificio di Cristo.
Una diversa interpretazione
della Bibbia, del lavoro e del Natale,
si è sviluppata nei secoli.
Con la cacciata dal Paradiso terrestre
è iniziata la crescita umana
verso l’autonomia dal Padre onnipotente.
E’ incominciata l’avventura del lavoro
che può andare verso l’alienazione e la sofferenza
ma anche verso la liberazione e il riscatto.
E anche Dio è cambiato:
è in divenire con noi e attraverso noi.
E il Natale è un evento esemplare,
se si vuole sommamente esemplare,
stella polare, buon annuncio,
ma iscritto totalmente nella storia e nella vita.
Allora i lavoratori che lottano contro i licenziamenti
e per difendere i diritti e la sicurezza;
i giovani che lottano contro il precariato
a cui li condanna la globalizzazione liberista;
i carcerati e gli immigrati che chiedono lavoro
per acquisire cittadinanza,
hanno valore in sé,
le donne che lottano per la parità di dignità e diritti nel lavoro,
fanno parte del grande processo
della liberazione storica dell’umanità
di cui il Natale è lieto annuncio.
Facciamo nostra questa interpretazione,
di una religiosità profetica e mistica,
rinnovando la memoria di Gesù.
Il quale la sera prima di essere ucciso
Mentre sedeva a tavola con i suoi apostoli
prese del pane lo spezzò e lo diede loro dicendo:
prendete e mangiate, questo è il mio corpo.
Poi prese un bicchiere di vino lo benedì
e lo diede loro dicendo:
questo è il mio sangue sparso per voi
Fate questo in memoria di me.
Che per lo Spirito di Gesù
anche l’eucaristia non sia un sacrificio
in vista della salvezza eterna;
ma un principio e un annuncio evangelico
di riconciliazione
fra il corpo, il sangue, il lavoro,
la vita spesa per la giustizia, la storia, il mistero.
E questo pane che condividiamo
sia un segno di solidarietà.
Preghiera eucaristica della veglia di Natale 2002 (sul lavoro), in Piazza dell'Isolotto a Firenze.
In memoria delle vittime dell'acciaieria Thyssenkrupp e di tutti i morti sul lavoro.
Nessun commento:
Posta un commento