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giovedì 18 ottobre 2007

 

Come si prevedeva:

 

Il Vaticano pretende che le leggi e le sentenze debbano adeguarsi alle SUE verità. Leggere:

 

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/englaro-eutanasia/osservatore/osservatore.html

(Giampietro Sestini, segretario di Libera Uscita)

 

Domanda n.1: quanto durerà ancora questo pezzo d'antiquariato che si chiama curia romana, vaticano, santa sede in questo sforzo sovraumano di reggere un miliardo di fedeli con la pistola fasulla di una teologia tolemaica in questo mondo ormai pieno di astronavi?

Domanda n.2: quanto durerà la pazienza, il conformismo, la finta stupidità di migliaia di preti frati monache ordini religiosi associazioni cattoliche studiosi e letterati "credenti" costretti a digerire davanti al mondo le pie atroci banalità di papi cardinali vescovi nunzi monsignori prelati che fermano il sole bloccano la luna rendono tendono a rendere la vita di tanta gente simile a quella di Eluana Englaro? ***

Domanda n.3: quanto durerà l'appoggio massiccio in uomini e mezzi, rai tv giornali agenzie di stampa di tanta borghesia affarista e forcaiola se non anche ottusa a questa nobiltà di kappa croce e spada che interpreta D.Chisciotte camuffato da vecchio Cid campeador?

Domanda n.4: quando arriverà il momento della resa dei conti per questa navicella curiale in via di precipitazione costretta a scegliere tra l'impatto catastrofico dello scisma o l'atterraggio d'emergenza di un nuovo Concilio?

 

***Ed ecco come vive ancora oggi Eluana: i suoi occhi si aprono e si chiudono seguendo il ritmo del giorno e della notte, ma non ti vedono. Le labbra sono scosse da un tremore continuo, gli arti tesi in uno spasimo e i piedi in posizione equina. Una cannula dal naso le porta il nutrimento allo stomaco. Ogni mattina gli infermieri le lavano il viso e il corpo con spugnature. Un clistere le libera l'intestino. Ogni due ore la girano nel letto. Una volta al giorno la mettono su una sedia con schienale ribaltabile, stando attenti che non cada in avanti. Poi di nuovo a letto.

 Dal gennaio 1992 -  15 anni e nove mesi.

 

Divina commedia , umana tragedia

 

 Che val perché ti racconciasse il freno

Iustinïano, se la sella è vòta?

Sanz'esso fora la vergogna meno.                            90

 Ahi gente che dovresti esser devota,

e lasciar seder Cesare in la sella,

se bene intendi ciò che Dio ti nota,                        93

 guarda come esta fiera è fatta fella

per non esser corretta da li sproni,

poi che ponesti mano a la predella.

 

E se licito m'è, o sommo Giove

che fosti in terra per noi crucifisso,

son li giusti occhi tuoi rivolti altrove?                   120

 O è preparazion che ne l'abisso

del tuo consiglio fai per alcun bene

in tutto de l'accorger nostro scisso?   

 

(Purg. VI)

 

Parafrasi

 

A che è servito che Giustiniano ti abbia aggiustato il freno del vivere civile (con le leggi) se ora non hai in sella l'imperatore (che fa osservare le leggi)? Senza questo freno oggi la tua vergogna sarebbe minore (perché un popolo senza leggi non è colpevole della sua anarchia).

 

Ahi, gente di Chiesa, che dovresti dedicarti solo a opere di pietà, e lasciar sedere l'imperatore sulla sella (a esercitare l'autorità civile), se comprendi rettamente quello che Dio ti ha prescritto,

 

osserva come questa cavalla è diventata ribelle per il fatto che non è guidata e domata dagli speroni dell'imperatore, da quando hai preso in mano la sua briglia.

 

O Cristo che sulla terra fosti per noi crocifisso, se ciò mi è permesso, ti chiedo: la tua giustizia si è rivolta altrove?

 

Oppure nell'abisso della tua sapienza permetti, tutto questo in preparazione di qualche bene totalmente inaccessibile al nostro intelletto?

 

Spell: mane tekel fares (Daniele 5,25]

 

Urbano Cipriani, Firenze 18 ottobre 2007

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