Translate

venerdì 28 novembre 2008

Nè muri Nè silenzi


 


Roma 29 Novembre 2008

Nè muri Nè silenzi

Pace giustizia e libertà in Palestina


Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 29 Novembre "Giornata di solidarietà internazionale con il popolo palestinese".


 Invitiamo tutt* ad unirsi alla manifestazione nazionale di Roma insieme al Coordinamento delle 

comunità palestinesi in Italia e all'UDAP (Unione Democratica Arabo Palestinese).


Il popolo palestinese dopo 60 anni di espropri, vessazioni e violenze, ha

visto negli anni della seconda Intifada ridurre progressivamente il suo

spazio di rappresentanza e prospettiva politica nei Territori Occupati, in

Israele e nel resto del mondo. Le esecuzioni mirate e gli arresti arbitrari del

governo israeliano hanno decapitato la leadership delle forze politiche

palestinesi, il resto lo ha fatto la comunità internazionale delegittimando i

principali dirigenti politici palestinesi di ogni ispirazione, cominciando da

quelli laici e pragmatici.


Intanto la frammentazione del territorio determinata dalla costruzione del

muro e dalla crescita indiscriminata delle colonie, e le sempre maggiori

difficoltà di circolazione per merci e persone all´interno dei territory occupati,

hanno messo in ginocchio l´economia palestinese.


Quello palestinese è un popolo tenace e coraggioso che ha le stesse

necessità di ogni altro popolo; necessità materiali: lavoro, istruzione, sanità

accesso ai mercati e ai beni primari e necessità ideali: bisogno di progettare

il futuro, diritto di scegliere liberamente i propri rappresentanti politici, diritto

all´autodeterminazione. E' un popolo che ha dimostrato più volte di sapere

accettare compromessi anche dolorosi e di saper fare scelte pragmatiche:

le reiterate offerte di tregua da parte di Hamas, l´iniziativa di pace della

Lega Araba, gli accordi della Mecca, e la riflessione sullo stato unico avviata

in larga parte della società palestinese testimoniano una volontà di

superare l'esistente. Una volontà che è stata sistematicamente ignorata dal

governo israeliano e da gran parte della comunità internazionale,

producendo nel popolo palestinese una sensazione di accerchiamento e di

impotenza i cui risultati vediamo oggi.


La popolazione civile, schiacciata tra l´occupazione militare israeliana e lo

scontro armato tra le opposte fazioni, si è trovata come sempre a pagare il

prezzo più alto, in termini di perdita di vite umane e di peggioramento delle

condizioni economiche.


L'occupazione israeliana della Palestina è scintilla che accende tutti i

conflitti in Medioriente, è lievito che da anni fa crescere lo scontro con la

civiltà arabo-musulmana, è strumento nelle mani di molti governi e poteri

dell´area che la usano per perseguire i propri fini.


La pace va cercata nella giustizia, nel diritto internazionale e nella verità,

non in una normalizzazione che mette a tacere le legittime aspirazioni di

libertà e di dignità del popolo palestinese.


L´assedio israeliano alla Striscia di Gaza, e l´irresponsabile embargo della

comunità internazionale al governo di Hamas hanno dato il colpo di grazia

ad un´economia già traballante, e impediscono a 1.500.000 di persone, di

cui il 51% bambini e adolescenti, di avere libero accesso ai servizi di base

quali sanità, educazione, rifornimenti energetici
. L´assedio di Gaza

costituisce una grave violazione dei diritti umani, e ha prodotto una crisi

umanitaria denunciata più volte anche dalle Nazioni Unite.


Chiediamo agli uomini e alle donne di ogni età, ai compagn* dei partiti, dei

sindacati, delle associazioni e dei movimenti, che in questi anni sono stati

al nostro fianco nella ricerca di una pace giusta in Palestina/Israele di unirsi

a noi nella denuncia dell´assedio  di Gaza.


Chiediamo che le Nazioni Unite si impegnino a far rispettare le tutte le

risoluzioni ignorate o violate dallo Stato di Israele, e continuiamo a chiedere

al Governo Italiano, e all´Unione Europea quello che chiediamo da anni:


- la fine dell´occupazione israeliana della Palestina


- uno stato palestinese sovrano con Gerusalemme Est capitale


- il diritto al ritorno per i rifugiati palestinesi, come previsto dalla risoluzione

Onu 184


- la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane


- lo smantellamento del regime di apartheid determinato dal Muro e dalle

colonie israeliane


- la fine dell'assedio imposto alla Striscia di Gaza


- la revoca degli accordi di cooperazione militare Italia - Israele e il ritiro delle

truppe dai vari teatri di guerra.


Appuntamento alle 15 in Piazza della Repubblica (fronte chiesa S. Maria 

degli Angeli) dietro lo striscione "stop all´assedio di Gaza"


*Prime adesioni*

Associazione per la Pace

Un ponte per...

Aktivamente

Gruppo di sostegno alla campagna End the Siege on Gaza

Partito della Rifondazione Comunista

Giovani Comunisti/e

Campagna Ponti non Muri di Pax Christi

Salaam Ragazzi dell'Olivo -- Comitato di Trieste

Servizio Civile Internazionale

Vento di Terra

Associazione giovani palestinesi Wael Zwuaiter

Donne in Nero

Rete Lilliput

U.S. Citizens for Peace & Justice

Action For Peace


per adesioni: assopace.nazionale@assopace.org


*Altre adesioni*

Associazioni, ong, partiti, sindacati:

Amisnet

Rete Ebrei Contro l'Occupazione

CRIC (Centro Regionale di Intervento per la Cooperazione)

COMITATO " MODENA - JENIN"

Associazione Yakaar Italia-Senegal

Associazione "Altri Mondi/Sezione Palestina"

Associazione LE AVANGUARDIE -- Modena

MATIS - Associazione Volontariato riciclaggio artistico - Vibo Valentia.

INFORQUADRI -- Roma

Pace per Gerusalemme -- il Trentino e la Palestina ONLUS

Agronomi e Forestali Senza Frontiere

Giuristi Democratici

Associazione Kenda Onlus - Coperazione tra i Popoli Associazione Stelle

Cadenti

CIC - Centro Internazionale Crocevia

ACS - Associazione di Cooperazione allo Sviluppo


Singol*:


Alessandra Mecozzi - Responsabile internazionale Fiom-Cgil

Luisa Morgantini - Vice Presidente del Parlamento Europeo

Enrico Peyretti - Peacelink Torino

Claudia Bertoni

Buratti Gino

Riccardo Taglioli

Toni Germani

Nessun commento:

Posta un commento