Nairobi Forum Sociale Mondiale 2007
raccontato da Gregorio Malavolti
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Domenica mattina 4 Febbraio 2007 alle baracche di via degli aceri, Isolotto, Firenze.
Siamo atterrati a Nairobi venerdì sera (19 gennaio 2007). Appena messo il piede fuori dall’aereo siamo stati permeati dal tipico “odore” di umidità, visto che in questa stagione è più umido che caldo. L’aeroporto di Nairobi ha negozi vecchio stile, con le insegne luminose anni ’70, tutti stipati di mercanzia. Ci sono ovunque cartelli (anche al baracchino del cambio o al banco del pagamento del visto) che si raccomandano di controllare che venga rilasciata una ricevuta, come a dire che del personale non ci si può fidare.
Passato il ritiro bagagli ed usciti dagli ultimi controlli siamo stati accolti da decine di persone che tenevamo in mano cartelli con i nomi dei partecipanti al Forum. Altri indossavano le magliette ufficiali del servizio “Ospitalità” del Forum o del servizio “Trasporti”. A giudicare dai nomi sui cartelli e dalle parlate parrebbe confermato che la Delegazione Italiana si avvia a risalire la classifica di quelle più numerose….
Con un pulmino con la guida a destra siamo stati portati nella struttura dei Focolarini dove dormiremo in questa settimana, che dista quasi un’oretta dall’aeroporto. Da quello che abbiamo intravisto dai finestrini ci siamo fatti un’idea di quello che aspetta nei prossimi giorni: per uscire dall'aeroporto abbiamo passato due controlli e ci siamo resi ben presto conto che le strade sono in pessime condizioni. Molto frequenti i posti di blocco, custoditi da guardie armate di mitra: per rallentare le auto lungo la strada vengono disposte a gincane delle strisce di metallo dipinte di giallo che tengono fermi dei bei chiodi lunghi a formare una x. Si comprende che in pochi secondi possono essere sistemate in mezzo alla strada nel caso si debba bloccare un’auto che arriva a tutta velocità......
Questo contesto unito alla grafica dei cartelli stradali, inequivocabilmente anglosassone, mi ha spiazzato e mi ha richiamato alla mente il clima di guerra che si respirava girando in auto in Irlanda del Nord alla fine anni ’80 ed all’inizio degli anni ’90…….
Ai lati della strada scorrevano nella penombra baracche, baracche, baracche, alcune delle quali ospitavano abitazioni o negozietti (stile mercatino) illuminati a malapena ed ancora case/baracche, qualche casa o qualche negozio in muratura, qualche ristorante, tante persone che camminano ai lati della strada. La povertà è, come ci aspettavamo, percepibile in ogni dove.
Gabriele ci ha appena accennato alla visita che hanno effettuato stamani ad un slum spiegando semplicemente che la situazione è veramente drammatica.
Continua..
Continua..
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