L'Alleanza Evangelica Italiana valuta molto positivamente la decisione della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo espressa nella sentenza su un ricorso presentato da una cittadina italiana. Secondo la Corte la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche costituisce “una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni” oltre ad una violazione alla “libertà di religione degli alunni”. Si tratta di una sentenza che ripristina la giustizia e non rafforza il privilegio.
In ogni società, il presupposto essenziale del pluralismo democratico è il riconoscimento del diritto di libertà religiosa. Quest'ultimo non è solo il diritto di credere alla religione che si preferisce (o di non credere ad alcuna religione). Non è neanche solo il diritto di professare la propria religione, cioè di svolgere tutte le attività lecite attraverso le quali manifestare le proprie convinzioni, ma è anche e soprattutto il diritto di avere pari opportunità per professare la propria religione, cioè di ricevere dallo Stato lo stesso trattamento riservato ai fedeli di tutte le altre religioni.
L'Alleanza Evangelica è per la promozione dei valori cristiani nella società, ma senza posizioni di rendita ereditate da un passato all'insegna dell'alleanza tra trono e confessioni religiose di maggioranza. Invitiamo quindi i cristiani e la società civile a continuare ad impegnarsi con coraggio affinché nel nostro Paese si compia la necessaria transizione dal monoconfessionalismo cattolico al rispetto, laico e sostanziale, delle pluralità religiose.
Alleanza Evangelica Italiana
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Roma, 4 novembre 2009
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venerdì 6 novembre 2009
Crocifissi a scuola
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