E’ iniziato stamattina alle 9.00 il digiuno organizzato dall’assemblea cittadina autoconvocatasi la scorsa settimana in piazza dei Ciompi per solidarizzare con la Comunità delle Piagge e contestare la decisione del vescovo Giuseppe Betori di allontanare don Alessandro Santoro dalle Piagge e di rimuoverlo dalle cariche sociali dell’associazione Il Muretto e delle cooperative Pozzo e Cerro.
La prima a digiunare, e il suo digiuno durerà fino al tramonto, è stata Marenna, da sempre vicina alla Comunità. Insieme a lei durante la mattina anche Annalisa e Gigi. Nel pomeriggio digiuneranno anche Floriana, Isabella e Marco.
L’iniziativa si svolge in Piazza San Giovanni a Firenze, davanti al portone della Curia guidata da Betori. I digiunanti indossano una maglietta bianca con su scritto “Solidarietà alla Comunità delle Piagge e a don Alessandro Santoro” e distribuiscono volantini in italiano e inglese con su scritto il perché di questa azione nonviolenta.
Ecco il testo integrale del volantino
Digiuno sotto la sede della Chiesa cattolica fiorentina perché Alessandro Santoro, prete delle Piagge, è stato allontanato dalla sua Comunità arbitrariamente e ingiustamente. A deciderlo è stato il vescovo, monsignor Giuseppe Betori.
Digiuno affinché Alessandro Santoro possa tornare tra la sua gente.
Digiuno perché il vescovo di Firenze ha impiegato ben 34 anni (dal 1974 al 2008) per punire don Cantini, accusato di «delittuosi abusi sessuali (anche nei confronti di minori), falso misticismo e dominio delle coscienze», mentre per punire don Alessandro, che ha la colpa di aver sposato due persone che si amano, ci ha messo solo 27 ore (dalle 13.00 del 25 ottobre alle ore 15.00 del 26), senza per altro conoscere o aver mai incontrato la realtà delle Piagge.
Digiuno perché il vescovo ha intimato ad Alessandro Santoro di lasciare anche le cariche sociali che riveste all’interno dell’associazione di volontariato Il Muretto e delle cooperative Il Cerro (inserimenti lavorativi) e Il Pozzo (educativa). E’ un fatto gravissimo, l’ennesima ingerenza vaticana negli affari italiani, perché colpisce il diritto di un cittadino italiano alla libera associazione garantito dall’articolo 18 della Costituzione.
Digiuno affinché la Comunità delle Piagge trovi la forza e il coraggio di andare avanti, perché le tante attività a sostegno degli ultimi possano continuare nonostante la Curia abbia cercato di colpirle attraverso l’allontanamento di don Alessandro. Si tratta di attività educative (scuola per adulti, scuola per stranieri, doposcuola, corsi di alfabetizzazione, attività per bambini); attività lavorative (recupero e riciclaggio, agricoltura biologica); attività sociali (inserimenti socio-terapeutici, accoglienza a bassa soglia, assistenza legale gratuita, attività in carcere); attività culturali (incontri, casa editrice “Piagge”, giornale “Altracittà”); economie solidali (Microcredito, percorso verso la MAG, commercio Equo-Solidale, Gruppi di Acquisto solidale).
Ti invito ad informarti sull’intera vicenda sul sito www.altracitta.org
e a lasciare un tuo messaggio.
Ti invito a conoscere di persona la Comunità delle Piagge e le sue tante attività; la troverai in via Lombardia 1p, lungo la via Pistoiese (bus 35). Il telefono è lo 055/373737
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