Cara Chiara,
carissimi tutti,
io e Luisella siamo state ieri a quella che è stata chiamata l'"ultima cena" (!!) di don Alessandro con la comunità delle Piagge.
Ci siamo state a nome di tutta la Comunità dell'Isolotto, e abbiamo portato una lettera (che abbiamo letto) di piena vicinanza e sostegno a tutta la comunità delle Piagge.
Sono tornata a casa amareggiata e commossa; e comunque contenta di esserci stata, e di esserci stata a nome di tutti noi.
L'assemblea iniziata alle 11.00 è finita alle 14.00. Luisella che negli anni scorsi ha lavorato molto con la gente delle Piagge ha parlato con alcune persone che conosce bene dando la disponibilità della comunità dell'Isolotto ad un incontro; ma lasciando a loro l'iniziativa di chiederlo.
Penso che se lo chiederanno/desidereranno ci sarà modo nelle prossime settimane di dare ulteriore sostegno e affetto.
Claudia
Grazie Claudia, ero sicura che qualcosa dalla Comunità era partito .. e ho sentito Luisella e visto anche alcuni altri. C'era tantissima gente ... e mi è sembrato i rivivere, anche se in realtà non posso dirlo perchè ero molto piccola ..., quello che è successo all'Isolotto e a Enzo. Le parole di Santoro mi sono entrate dentro perchè esprimevano il profondo dolore di una persona che vede cadere tutto il suo mondo (ho anche pensato molto ad Enzo e a come deve essere stato difficile per lui allora ... forse potremmo cogliere l'occasione per farci raccontare cosa successe ... per non dimenticare...). E anche le persone di quel quartiere che si sono aggrappate a lui e che adesso si sentono smarrite ... è stato tutto veramente commovente. Ma quello che non capisco è : perchè non si ribella come fece Enzo? Perchè, dopo aver disubbidito (la Chiesa non approva matrimoni gay...) adesso ubbidisce e va in convento? Forse dovrebbe restare con la sua gente, come fece Enzo 40 anni fa (e i tempi allora erano anche molto meno "comprensivi" di adesso). Credo che solo così potrebbe dare una vera svolta. E mi sento di dire : ... grazie Enzo!!!
Un bacio a tutti
Chiara Caramelli.
Cara Chiara e care/i tutte/i,
forse non sai che Luisella e Claudia erano presenti a nome di tutti noi anche alla Messa delle Piagge dove avvenne il matrimonio incriminato. Siamo corresponsabili ma forse possiamo anche rappresentare una risorsa di memoria. E' molto giusto quello che dici: "farci raccontare per non dimenticare". Alfonso Navarra e Gigi Ontanetti hanno scritto una lettera Santoro e alle Piagge allegando una descrizione fedele della vicenda nostra e invitando Alessandro a fare "31" dopo aver fatto "30", cioè non obbedire e a rimanere fra la sua gente, come dici tu. Vi trametto a parte la loro e-mail. Gli ho risposto così:
Vorrei dire ad Alfonso che il "fare 31" non è necessario ralizzarlo subito. La disobbedienza ha i suoi tempi. A don Milani, che morì troppo presto, questi tempi non furono concessi. Io dovetti aspettare una quindicina di giorni nella pensione La fiorita di via Tornabuoni. Vorrei inoltre ringraziarlo per la fedele ricostruzione della nostra esperienza all'Isolotto. Abbiamo dimostrato che si può disobbedire agli onnipotenti senza essere stritolati, senza diventare eroi né martiri, continuando a vivere felicemente. Non sempre avviene ma qualche volta succede e allora si apre una breccia nella muraglia della paura.
Enzo
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