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mercoledì 9 maggio 2007

 

SOLO IN ITALIA È CONCEPIBILE UN FAMILY DAY


DI CORRADO AUGIAS


da: la Repubblica di martedì 8 maggio 2007

Caro Augias, debbo prendere atto con dolore che il vero obiettivo del «Family day» previsto per sabato prossimo è, come dichiarato dal portavoce della manifestazione Savino Pezzotta al settimanale Famiglia Cristiana “un chiaro NO ai Dico. Sono la negazione della centralità che la Costituzione assegna alla famiglia fondata sul matrimonio. Richiamano la fine della famiglia".

Ma perché soltanto la «famiglia» fondata sul sacramento del matrimonio, dev'essere il modo di convivere riconosciuto dalia legge? Cos'altro sono i Dico se non più famiglie, più figli, più cura per i nonni? E ancora: più amore, più giustizia, più libertà, più diritti per la donna, meno ipocrisia, meno menzogne?

Mi addolora fortemente costatare che il clima di scontro inaugurato dal cardinale Ruini ai tempi del referendum sulla fecondazione assistita si sia ulteriormente aggravato con papa Ratzinger. Oggi, come allora, le 25.852 parrocchie sono usate e strumentalizzate dalla Chiesa per indurre i cittadini a pronunciarsi su una legge dello Stato, ieri non andando a votare, oggi per impedire l'approvazione di una legge.

Da cristiano sono convinto che questa «strategia» della Chiesa, al di là di effimeri successi mediatici, sia destinata a produrre lacerazioni e scontri in una società, come la nostra, già divisa fra sinistra e destra, fra Nord e Sud, fra onesti e disonesti, fra evasori e contribuenti, fra occupati e disoccupati.

lo parteciperò alla manifestazione laica di Campo de' Fiori a sostegno dei diritti dei conviventi e non contro il matrimonio.


Risponde Augias

Lo slogan contro i Dico, basato sulla difesa della famiglia, è di natura rozzamente emotiva come lo fu quello di trent'anni fa, ai tempi del referendum sul divorzio, quando battevano le campagne per dire alle donne: attente, con il divorzio i vostri mariti vi lasceranno. Slogan bigotti studiati per spaventare gli ingenui.            .

La realtà della manifestazione contro i Dico ha poco a che vedere con la moralità, è di natura politica. La stessa 'politica' che ha fatto negare il funerale in chiesa all'eroe civile Piergiorgio Welby, la stessa che ha assicurato l'astensione nel referendum sulla procreazione assistita, anche con il pretesto di difendere la vita; con i bei risultati che vediamo, e di cui sarebbe molto utile parlare.

Vorrei fosse chiaro che uso l'aggettivo 'politica' perché si tratta in sostanza di un'altra prova di forza mediante la quale un organizzazione potente come la chiesa cattolica misura il suo potere di contrattazione con lo Stato. Purtroppo può farlo solo in Italia, terra scelta per una possibile 'reconquista' in una fase di estrema debolezza con i seminari vuoti, i fedeli distratti, lo spirito cristiano lasciato alle tante organizzazioni di base insofferenti della linea di questo pontificato ma al momento in minoranza e per lo più silenti. (1)

Gli organizzatori della manifestazione dovrebbero dire in che modo la famiglia verrebbe messa in pericolo dall'introduzione di un modesto riconoscimento di diritti reciproci ai conviventi. In che modo la famiglia è stata distrutta in tutti i paesi europei in cui i 'pacs' sono in vigore da anni, dove nessuno si è sentito turbato da alcunché e le nascite (vedi la Francia) sono in aumento.

(Traduzione in spagnolo fatta meccanicamente con Babylon)


de: la República de martes 8 de mayo 2007 Queridos Augias, debbo tomar acto con dolor que el verdadero objetivo del "Family day" previsto por sábado próximo es, como declarado por el portavoz de la manifestación Savino Pezzotta a la semanal Familia Cristiana "un claro NO a los Digo. Soy la negación del centralità que la Constitución asigna a la familia se basada en la boda. Vuelven a llamar el fin de la familia."

¿Pero por qué solamente la "familia" se basada en el sacramento de la boda, dev'essere el modo de convivir reconocida dalia lee? ¿Cosa otro son los Digo si no más familias, más hijos, más cura para los abuelos? Y todavía: ¿más amor, más justicia, más libertades, más rectos para la mujer, menos hipocresía, menos mentiras?

Angustia fuertemente that yo compruebe que el clima de choque inaugurado por el cardenal Ruini a los tiempos del referendo sobre la fecundación asistida se haya agravado ulteriormente con papa Ratzinger. Hoy, como entonces, las 25.852 parroquias son usadas e instrumentalizadas por la Iglesia para inducir los ciudadanos a pronunciarse sobre una ley del Estado, ayer no yendo a votar, hoy para impedir la aprobación de una ley.

De cristiano estoy convencido que esta "estrategia" de la Iglesia, más allá de efímeros éxitos mediáticos, sea destinada a producir laceraciones y choques en una sociedad como la nuestra, ya uniforme entre izquierda y derecha, entre Norte y Sur, entre honestos y deshonestos, entre evasores y contribuyentes, entre ocupados y parados.

lo participaré en la manifestación laica de Campo de' Flores a sostén de los derechos a los convivientes y no contra la boda.

Giorgio Grossi -
giorgiogrossi1935@libero.it


Contesta Augias

 El eslogan contra los Digo, basado sobre la defensa de la familia, es groseramente como de naturaleza a emotiva lo fue aquel de hace treinta años, a los tiempos del referendo sobre el divorcio, cuando golpearon los campos para decirles a las mujeres: atentas, con el divorcio vuestros maridos os dejarán. Eslogan beatos estudiados para asustar a los simplones. .

La realidad de la manifestación contra los Digo tiene poco a que ver con la moralidad, es de naturaleza política. La misma 'política' que ha hecho negar el funeral en iglesia al héroe civil Piergiorgio Welby, la misma que ha asegurado la abstención en el referendo sobre la procreación asistida, también con el pretexto de defender la vida; con los bonitos resultados que vemos, y de que sería muy útil hablar.

Querría claro fosos que empleo el adjetivo 'política' porque se libera por fuerza en sustancia de otra prueba a través del que una organización potente como la iglesia católica mide su poder de contratación con el Estado. Desaforadamente sólo puede hacerlo en Italia, tierra elegida por un posible 'reconquista' en una fase de extrema debilidad con los seminarios vacíos, los fieles despistados, el espíritu cristiano dejado a las muchas organizaciones de base malsufrida de la línea de este pontificado pero al momento en minoría y más silentes. (1)


Los organizadores de la manifestación deberían decir de qué manera la familia sería puesta en peligro por la introducción de un modesto reconocimiento de derechos recíprocos a los convivientes. De qué manera la familia ha sido destruida en todos los países europeos en que los 'pacs' estoy desde hace años vigente, dónde nadie se ha sentido turbado por alcunché y los nacimientos, ves Francia, estoy en aumento.



(1) Noi di "baraccheverdi" sappiamo di essere maggioranza. Siamo semplicemente oscurati da Parlamento italiano e Sinedrio vaticano tramite Concordati e privilegi che delegittimano i dissenzienti, li escludono dall'uso dei media e dalle facilities previste dall'art.2 della nostra Costituzione.

Non silenti ma silenziati.





(1) nosotros de "baraccheverdi" sabemos de ser mayoría. Somos oscurecidos sencillamente por Parlamento italiano y Sanedrín vaticano por Concordatos y privilegios que deslegitiman a los disidentes, los excluyen del empleo de los medios de comunicación y de los facilities previstos por el art.2 de nuestra Constitución.No silentes pero silenziati.

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