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lunedì 28 maggio 2012

La protezione civile



Comunità dell’Isolotto – Firenze, Domenica 13 Maggio 2012
 (Elena, Gian Paolo, Giulia,  Maria,  Roberto, Sergio)
Letture bibliche:
 Isaia 1, 1-9; 3, 13-26; 5, 1-7; 24, 1-3.

La protezione civile 
Aspetti essenziali relativi all'organizzazione e alle capacità di intervento della protezione civile dal livello nazionale a quello fiorentino: presentazione da parte dei volontari Maria Letizia De Angelis e Guido Pazzi,     che hanno ruoli di responsabilità nelle associazioni ANPAS.

Sommario
Aspetti essenziali della Protezione Civile ................................................................................................................ 1
Finalità ................................................................................................................................................................. 1
Enti, Gruppi e Istituzioni che formano la Protezione Civile Nazionale in Italia ................................................... 1
La PC nella storia e nella Normativa (cenni) ........................................................................................................ 2
La Normativa Principale in tema di Protezione Civile ......................................................................................... 3
Dalla struttura della Protezione Civile Nazionale all’ A.N.P.AS ........................................................................... 4
Le Attività di Protezione Civile ............................................................................................................................. 5
Organizzazione delle Attività di Protezione Civile…………………………………………………………………………………………..5
L’organizzazione di ANPAS in Colonne ................................................................................................................ 6
Il Rischio ............................................................................................................................................................... 6
Le Aree nel Sistema di PC .................................................................................................................................... 7
Il servizio di Piena ................................................................................................................................................ 7
Fasi dell’emergenza ............................................................................................................................................. 8
Il nostro intervento a l’Aquila .............................................................................................................................. 8

Aspetti essenziali dellla Protezione Civile
Finalità
La Protezione Civile è un’organizzazione Nazionale che, a livello Nazionale ed Internazionale, si occupa di tutelare:
l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente

dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi:

Enti, Gruppi e Istituzioni che formano la Protezione Civile Nazionale in Italia


a. il corpo dei vigili del fuoco



b. le forze armate

c. le forze di polizia

d. il corpo forestale dello Stato

e. i servizi tecnici nazionali

f. i gruppi nazionali di ricerca scientifica

g. la Croce rossa italiana

h. le strutture del servizio sanitario nazionale

i. le oganizzazioni di volontariato

j. il corpo nazionale soccorso alpino


A.N.P.AS  (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze)
Misericordie
Altri

La PC nella storia e nella Normativa (cenni)


1908. Terremoto di Messina

1926 Disposizioni di carattere generale 

Coordinamento affidato al Ministero dei Lavori Pubblici e al Prefetto


1961 Il coordinamento dei soccorsi passa al Ministro degli Interni



1968. Terremoto del Belice

1970 Legge n.996 “Norme sul soccorso e l’assistenza alle popolazioni colpite da calamità”. competenti per l’emergenza sono:

Ministero dell’Interno con il Direttore Generale della Protezione Civile

il Commissario Straordinario alla Protezione Civile

il Commissario del Governo nella Regione

il Prefetto

il Sindaco

1976. Terremoto del Friuli

1980. Terremoto in Irpinia

1981 D.P.R. 66/81 - regolamento di attuazione della sopracitata legge 996/70



1982 O.M. (2 ottobre)

istituzione presso i Provveditorati agli Studi dell’Ufficio per i problemi di Protezione Civile


1982 Legge 23 dicembre

affida istituzionalmente i poteri straordinari al Ministro per il coordinamento della Protezione Civile

1986 Legge n° 349 

Istituzione del Ministero dell’Ambiente


1988 Legge n° 400

Istituzione del Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri

1988 DPR n° 175 del 17 maggio 1988

“Attuazione della direttiva CEE n° 501 del 24 giugno 1982 - SEVESO - relativa ai rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali 

1990 Legge n° 142 -  nuovo ordinamento delle autonomie locali 



1992 Legge 225

“Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile”


1997 Legge n° 59 (Bassanini)

 “Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile”


2001 Legge n° 194 – Att.9 Art.10

“Regolamento volontariato di PC”
[…]

2002. Terremoto del Molise

2009. Terremoto a L’Aquila (2300  volontari ANPAS –  presenti fino al Dicembre 2009)

[…]

2010. Neve a Firenze

2011. Esondazioni Aulla e Genova

2012. Concordia


La Normativa Principale in tema di Protezione Civile

Legge 24 febbraio 1992, n. 225 

Istituisce e regolamenta il Servizio Nazionale della Protezione Civile (SNPC). Definisce (Art. 11 il volontariato elemento fondamentale della PC)


D.L. 31 marzo 1998, n. 112 – (Attuaz. L59/97 - Decreto Bassanini)

(estratto) Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capoverso I della legge 15 marzo 1997, n. 59


D.P.R. 8/2/2001, n.194

Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile.

Contiene gli Art. 9 e Art. 10



Ø Art. 9. Disciplina relativa all’impiego delle organizzazioni di volontariato nelle attività di pianificazione, soccorso, simulazione, emergenza e formazione teorico-pratica

a. il mantenimento del posto di lavoro pubblico o privato;

b. il mantenimento del trattamento economico e previdenziale da parte del datore di lavoro pubblico o privato;

c. la copertura assicurativa secondo le modalità previste dall’articolo 4 della legge 11 agosto 1991, n. 266, e successivi decreti ministeriali di attuazione.



Ø Art. 10. Rimborso alle organizzazioni di volontariato delle spese sostenute nelle attività di soccorso, simulazione, emergenza e formazione teorico-pratica

a. reintegro di attrezzature e mezzi perduti o danneggiati nello svolgimento di attività autorizzate con esclusione dei casi di dolo o colpa grave;

b. altre necessità che possono sopravvenire, comunque connesse alle attività e agli interventi autorizzati



DLgs 81 – 9 Aprile 2008

Derivato dalla legge 626, estende l’applicabilità della normativa sulla “sicurezza sul lavoro” anche al volontariato e ne inasprisce i termini. 



Il volontario, pur non percependo alcuna remunerazione per il servizio svolto, viene equiparato ad un lavoratore.

In tal senso a 12 Gennaio 2012 è stato emanato il decreto attuativo, pubblicato poi il 6 Aprile sulla GU. 

Da sempre il volontariato è attento alla sicurezza durante i servizi e all’utilizzo dei DPI; questo Decreto crea però una nuova prospettiva per che potrebbe portare anche a spese e responsabilità che difficilmente potranno essere sostenute in toto dalle associazioni.


Il Regolamento A.N.P.AS. Nazionale

Definisce gli organi di gestione ed operativi interni ad A.N.P.AS. e ne stabilisce ruoli e compiti

Regolamenta l’iscrizione e l’eventuale revoca/espulsione delle Associazioni alle attivita di PC nell’ambito di A.N.P.AS.

Determina i requisiti organizzativi: Criteri di allertamento, definizione delle figure di Comando, gestione documentazione


Dalla struttura della Protezione Civile Nazionale all’ A.N.P.AS






Le Attività di Protezione Civile


Organizzazione delle Attività di Protezione Civile
Con la nuova normativa i vari gruppi/enti non sono più chiamati a prestare la loro opera ovunque sul territorio nazionale/internazionale ma vengono attivati su base “locale” in funzione del tipo di evento.
Tipologie di Eventi
Eventi in ambito Comunale
Le attività sono gestite dal  Resp. di PC del Comune (Sindaco o suo delegato) , direttamente o attraverso il referente di articolazione.
Eventi in ambito Provinciale/Regionale
Le attività di PC sono gestite dal Comitato Operativo di PC della Provincia/Regione attraverso il referente di articolazione.
Eventi in ambito Nazionale/Internazionale
Le attività sono gestite dal Dipartimento Nazionale di PC attreverso il referente di articolazione.
L’organizzazione di ANPAS in Colonne
Per consentire una efficienza maggiore nella gestione degli Eventi Calamitosi, recentemente la PC si è riorganizzata secondo il concetto di Colonne di intervento.
Si definisce Colonna una struttura mobile composta da uomini e mezzi
Per interventi in ambito Comunale intervengono una o più squadre delle Associazioni operanti sul Comune.
Per interventi in ambito Provinciale intervengono una o più squadre delle Associazioni operanti sulla Provincia
Per interventi in ambito Regionale intervengono una o più squadre delle Associazioni operanti nella Regione e che appartengono alle zone limitrofe all’area di intervento (a meno di particolari esigenze). 
Per interventi in ambito Nazionale e Internazionale si attiva la Colonna Nazionale, costituita da aliquote delle Colonne Regionali.
Il Rischio
RISCHIO =  pericolosità x danno atteso

RISCHIO = rischio di un Evento
Pericolosità = probabilità di accadimento di un evento di piena di una certa entità
                       (es. quantità precipitazioni, manutenzione argini) 
Danno atteso = inteso come perdita di vite umane o di beni economici pubblici e   privati 
                         (es. densità popolazione)
Rischi sul comune di Firenze
Rischio Idraulico
Rischio Frana
Rischio Sismico

Le Aree nel Sistema di PC

aree di attesa:  luoghi  dove  sarà   garantita   la   prima assistenza alla popolazione nei primi istanti successivi all’ evento     calamitoso     oppure     successivi     alla segnalazione  della  fase  di  allertamento. 
aree di ammassamento:  aree dove far affluire i materiali, i  mezzi   e   le  persone  necessarie   alle   operazioni  di soccorso; 
aree di ricovero:  spazi in  grado  di  accogliere  strutture ricettive per garantire assistenza e ricovero a coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione;
 


Il servizio di Piena
IL SERVIZIO DI PIENA def.
Sono tutte quelle attività quotidiane di prevenzione, di controllo e di manutenzione delle Opere Idrauliche esistenti; nonché tutte quelle attività legate alla progettazione e alla esecuzione di nuove opere necessarie per la difesa idraulica, finalizzate alla salvaguardia della pubblica incolumità 
L’ORDINAMENTO DI PIENA def.
E’ il Piano di Difesa Fluviale per i Tronchi di Custodia e i Tronchi di Guardia 
IL SERVIZIO DI GUARDIA IN TEMPO DI PIENA def.
Sono tutte quelle attività di vigilanza e di guardia alle Opere Idrauliche finalizzate al contenimento delle acque di piena all’interno delle difese artificiali, con l’eventuale ausilio di lavori di pronto intervento finalizzati alla tutela ed integrità delle opere stesse; in caso di esondazione ci si prefigge il compito di ricondurre più velocemente possibile le acque all’interno dell’alveo e si concorre a dare soccorso alla popolazione 


Fasi dell’emergenza


Il nostro intervento a l’Aquila
 • Un PMA (Posto Medico Avanzato)
• 2 Tensostrutture, una per la mensa e una sala televisione/svago
• Struttura prima infanzia
• Tenda con aule per scuole primo e secondo grado
• Tenda per la chiesa (in seguito viene montata anche una tenda per la moschea)
• Servizio di supporto psicologico (APE – Associazione Psicologi dell’Emergenza)
• Studio Odontoiatrico all’interno di un container
• Tenda dell’associazione “Save the Children”
• Tenda con ufficio comunale
• Camper che funge da postazione mobile delle Poste (con due operatori)
• Container con sportello bancomat, più bancomat mobile all’esterno a giorni fissi
• Tensostruttura Biblioteca, sala lettura, sala computer, internet point
• Magazzino per la gestione del campo (tende, reti, coperte, lenzuola, ecc., materiale vario)
• Ambulatori medici di base e specialisti (all’esterno del campo)
• Magazzino di materiale di prima necessità, proveniente dalle donazioni (gestito da civili).
• Mensa 5,30-22, preparazione colazione, cestino per chi si reca al lavoro e non rientra a mezzogiorno, bimbi/ragazzi che escono per andare a scuola, preparazione pasti, lavaggio verdura, vassoi, pentole e quant’altro. I cibi distribuiti sono freschi, e gli ospiti vengono serviti ai tavoli dai volontari.
• Presidio dell’ingresso pedonale/carraio, turnazione di 7 ore
• Postazione P.M.A. coperta da turni, ma con volontari sempre reperibili per più ambulanze.
• Elettricista, idraulico dalle 8 alle 20 con reperibilità notturna
• Segreterie (popolazione, volontari, P.M.A) e magazziniere dalle 8 alle 20
• Pulizia bagni, pulizia campo, trasporto rifiuti (previsti 4 passaggi al giorno dalle 8 alle 22).
• Personale logistico per acquisto alimentari e materiali con orari apertura negozi.