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domenica 2 novembre 2014

Il libro di Sergio Gomiti


domenica prossima 9 novembre dedicheremo l'assemblea comunitaria alla condivisione del libro di Sergio Gomiti "isolotto : una comunità fra Vangelo e diritto canonico".
Il libro è il frutto di un lungo lavoro di Sergio sia sulla sua memoria personale che sui documenti dell'archivio storico della Comunità dell'isolotto e dell'impegno di alcune persone della Comunità che hanno curato la revisione. 
Sarà presente anche il professor Sergio Tanzarella, curatore della collana "oi cristianoi" della casa editrice il pozzo di Giacobbe che ha pubblicato il libro.
Alla fine della assemblea mangeremo qualcosa insieme : chi intende partecipare al pranzo può e portare quello che crede.

Vi/ci aspettiamo.


UNA COMUNITA’
TRA VANGELO E DIRITTO CANONICO

di Sergio Gomiti

pre e post-fazione 
della Comunità dell’Isolotto

INDICE



PREFAZIONE

 INTRODUZIONE: Perché questa pubblicazione

 PARTE PRIMA: L’ISOLOTTO DAL 1954 AL 1968

Capitolo 1 - L’Isolotto e il cardinal Elia Dalla Costa

Capitolo 2 - Arriva a Firenze Ermenegildo Florit

Capitolo 3 - Florit, l’Isolotto e la Casella

Capitolo 4 - Comincia ad incrinarsi il rapporto fra il cardinale Florit e l’Isolotto

Capitolo 5 - Le Veglie per la pace e contro i bombardamenti in Vietnam

Capitolo 6 - I corsi di aggiornamento biblico per il clero diocesano

Capitolo 7 - Il cardinal Florit non viene a cresimare i ragazzi dell’Isolotto

Capitolo 8 - Le ragioni per le quali si colpisce l’esperienza dell’Isolotto

 PARTE SECONDA: O RITRATTI O TI DIMETTI

Capitolo 1 - La lettera agli occupanti del duomo di Parma

Capitolo 2 - O ritratti o ti dimetti

Capitolo 3 - La risposta del popolo dell’Isolotto

Capitolo 4 - La Notificazione del Cardinale

Capitolo 5 - Il decreto di rimozione

Capitolo 6 - Le mie dimissioni da parroco della Pentecoste alla Casella

 PARTE TERZA: VERSO L’INCRIMINAZIONE

Capitolo 1 - Dopo la rimozione

Capitolo 2 - La prima denuncia

Capitolo 3 - La riconsegna dei beni della parrocchia

Capitolo 4 - Verso l’incriminazione

Capitolo 5 - La riconsegna delle chiavi

Capitolo 6 - Gli sfratti dalla canonica

Capitolo 7 - L’arrivo dei nuovi parroci

 PARTE QUARTA: L’ALTARE IN PIAZZA 

Capitolo 1 - L’esperienza continua fuori dalla chiesa chiusa

Capitolo 2 - La Comunità per l’unità e l’autenticità della Chiesa

Capitolo 3 - Il Cardinale riapre la chiesa e celebra la messa

Capitolo 4 - Colpevoli prima ancora del processo?

Capitolo 5 - Una svolta qualitativa

Capitolo 6 - Si va verso il processo

PARTE QUINTA: LA COMUNITA’ DAL 1968 AL 1999

Capitolo 1 - La Comunità deve continuare o deve finire?

Capitolo 2 - I rapporti con la Curia


POSTFAZIONE: ABITARE IL PRESENTE

APPENDICE: IL PROCESSO


Prefazione
a cura della Comunità dell’Isolotto

Le persone della Comunità dell’Isolotto di Firenze e quanti da alcuni anni si occupano dell’Archivio della Comunità hanno accolto questa lunga memoria come un dono inatteso, non facile da comprendere nel suo reale significato.
Per questo abbiamo cercato di capire meglio il senso di questo lavoro, cercando di mettere a fuoco gli elementi di novità che possono portare alla conoscenza della vicenda della Comunità dell’Isolotto, sia dal punto di vista della ricostruzione dei fatti, sia da quello del racconto nel quale la soggettività, l’emotività, il coinvolgimento del narratore-protagonista giocano un ruolo fondamentale.
Sono trascorsi 45 anni dai mesi in cui il “caso Isolotto” balzò alla ribalta della cronaca nazionale e internazionale come episodio emblematico delle tensioni interne alla Chiesa postconciliare, banco di prova della possibilità concreta di mettere in pratica quanto il rinnovamento proposto dal Concilio aveva fatto ritenere possibile: vivere la fedeltà al Vangelo senza compromessi e pensare la “Chiesa come Popolo di Dio, nuova creatura, concepita dal Movimento che aveva dato vita al Concilio Vaticano II” (E.Mazzi, Racconti di Speranza, in Oltre i confini, Firenze 1995)
A distanza di tanti anni, e dopo che tante ricostruzioni della vicenda sono state date alle stampe, potevamo attenderci un atteggiamento più distaccato, una ricostruzione capace di comprendere con uno sguardo d’insieme i tratti salienti dell’esperienza. Invece questo racconto segue passo passo le tappe fondamentali di un’esperienza collettiva singolare, caratterizzata da grande continuità e coerenza, entra nei dettagli della “controversia”, avverte ancora l’urgenza di affermare la realtà dei fatti facendo riferimento costante ai documenti raccolti nell’Archivio.
Ci sembra quindi opportuno richiamare l’attenzione dei lettori sugli elementi di novità che possono essere trovati in questo libro, se confrontato con le altre pubblicazioni che hanno narrato l’esperienza della Comunità dell’Isolotto: tra tutte consideriamo particolarmente significative, a cura della Comunità dell’Isolotto, Isolotto 1954-1969 (Laterza 1969), Oltre i confini. Trent’anni di ricerca comunitaria, (LEF 1995), e di Christian C. De Vito, Mondo operaio e cristianesimo di base: l’esperienza dell’Isolotto di Firenze (Ediesse 2011).
Rispetto a questi lavori, nei quali peraltro si fa ampio riferimento ai documenti ora conservati nell’Archivio della Comunità, il racconto fatto da Sergio Gomiti, da lui definito “una cronistoria puntuale degli avvenimenti che riguardano la vicenda… dal 1957 al 1999”, si caratterizza come la narrazione di uno dei protagonisti principali degli eventi, che propone un punto di vista “interno” al loro svolgersi, li ripercorre con grande ricchezza di particolari.
Quindi non solo si offre un racconto in prima persona, un punto di vista interno allo svolgersi delle vicende, che tocca anche gli aspetti di coinvolgimento personale nei fatti di uno dei 3 sacerdoti che hanno animato l’esperienza svoltasi nella parrocchia, ma viene messa a disposizione degli interessati e degli storici anche la profonda conoscenza dell’evolversi delle vicende e del contesto nel quale si sono sviluppate. Si ha quasi la sensazione di leggere un’”autobiografia”, non personale, ma comunitaria, attraverso la quale vengono affermate convinzioni profonde e precise tesi sulle ragioni per cui si è arrivati alla rottura.
Il testimone inoltre dimostra un profondo coinvolgimento emotivo nelle vicende narrate, del resto dirompenti e portatrici di grandi novità per la storia della Chiesa, e non solo, vicende cariche della forza capace di trasformare vite, di lasciare segni profondi.
Sceglie inoltre di far parlare i documenti, e così all’intensità che caratterizza il racconto in prima persona si aggiunge quella che emerge dai molti protagonisti della vicenda – nei due contrapposti schieramenti - dagli interventi alle assemblee, alle lettere, alle “notificazioni”…
La sequenza dei documenti tratti dall’Archivio, che costituiscono la gran parte del testo qui pubblicato, restituisce con grande intensità non solo il senso dell’esperienza comunitaria, ma anche il  clima emotivo nel quale veniva vissuta, la profonda partecipazione collettiva che l’ha animata, la consapevolezza diffusa di essere protagonisti di un’esperienza di rinnovamento che aveva vastissime ripercussioni. Colpisce qui il livello del confronto, il grado di coinvolgimento, di elaborazione che emerge dai documenti, dagli interventi alle assemblee trascritti. La lettura dei documenti nella versione integrale ci porta a fare un tuffo nel passato, misurando la distanza tra l’intensità di questa esperienza (e di altre esperienze di profonda partecipazione democratica degli anni ’60-’70 del secolo scorso) e il livello di disillusione e confusione che caratterizza invece spesso anche le migliori esperienze a noi più vicine.

Un altro elemento di novità è costituito dalla ricostruzione molto puntuale del contesto più ampio in cui l’esperienza dell’Isolotto è nata. E’ questo un aspetto forse meno noto e meno indagato, messo ora bene in luce nella prima parte di questa pubblicazione, che evidenzia quanto l’esperienza di rinnovamento portata avanti nella parrocchia  dell’Isolotto fin dall’inizio non fosse isolata, ma si fosse sviluppata in un quadro di relazioni intense e vitali con altri sacerdoti della Diocesi. E’ nelle istanze di riflessione e rinnovamento proposte dai sacerdoti e dai laici dell’Isolotto agli altri sacerdoti della Diocesi, più che in altri eventi, che si colgono “le ragioni per cui” venne colpita “l’esperienza dell’Isolotto”.


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