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domenica 6 settembre 2009

Dimissioni di Dino Boffo

Comunità cristiane di base italiane


 Comunicato


Le dimissioni di Dino Boffo, frutto di ricatti incrociati e di un ignobile e oscuro patteggiamento sulla pelle delle persone fra i vertici del potere vaticano e quelli del potere politico sono un segnale inquietante del degrado della democrazia e della laicità. Fanno intravedere, inoltre, nella Chiesa cattolica la profondità a cui è giunto il tentativo dei vertici gerarchici di svuotare la pur timida conquista di decentramento realizzata dal Concilio attraverso il rafforzamento dell’autonomia delle Conferenze episcopali. Fra il singolo vescovo, monarca nella propria diocesi, e il papa, detentore in forma personale di ogni potere su tutta la Chiesa, non deve esistere nessun altro organismo decentrato che abbia un potere reale. Questo è uno dei più fermi principi teologici di papa Ratzinger, perseguito passo dopo passo. Esso spiega molte decisioni tese a svuotare il Concilio compresa questa intromissione nell'autonomia della CEI.





Il centralismo vaticano non sempre nelle singole situazioni è più tradizionalista e fondamentalista delle diverse Conferenze episcopali. A volte può anche esprimere posizioni più aperte. Ma la struttura centralistica svuota non solo gli episcopati, ma la Chiesa tutta nelle sue espressioni, aggregazioni, articolazioni, di ogni senso di pluralismo e di ogni accenno pur timido di democrazia. La centralità del ”Popolo di Dio”, grande “rivoluzione copernicana” del Vaticano II, non esiste più.





La realtà della Chiesa che cerca di essere fedele allo spirito conciliare non può limitarsi alle lamentele. Il pluralismo evangelico si conquista anche affrontando dei rischi.





Le comunità di base traggono spinta dagli stessi fatti di questi giorni per intensificare il loro impegno concreto sia per affermare il pluralismo conciliare del Popolo di Dio nella Chiesa, in unione con i cattolici amanti del Concilio e specialmente con quelli del “disagio” che si sono incontrati a Firenze nella primavera scorsa, sia per difendere la democrazia e la Costituzione nella società in unione con gli uomini e le donne di buona volontà.


Le Comunità cristiane di base italiane

Roma 6 settembre 2009

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