Translate

mercoledì 2 settembre 2009

Eutanasia

L’EUTANASIA É COMPATIBILE CON LA RELIGIONE  - DI CRISTINA CASTRO


da: “El País” di giovedì 13 agosto 2009 – traduzione per LiberaUscita di Alberto Bonfiglioli


Il gesuita e professore di etica dell’Università gesuitica Sophia (di Tokio), Juan Masiá, ha affermato oggi che “la difesa dell’autonomia e il rispetto della dignità dell’individuo  in una prospettiva religiosa è compatibile con la depenalizzazione dell’eutanasia". Facendo riferimento al dibattito sull’aborto e la morte degna, considera incomprensibile la contrapposizione di gruppi "pro-vita o anti-vita", tipica del nostro paese (Spagna).


Il gesuita, che ha criticato l’influenza delle “ideologie  politiche e religiose” nel dibattito pubblico, ha rilasciato le sopracitate affermazioni all’Università Internazionale Menéndez y Pelayo di Santander (Spagna) dove si trova per il corso “Eutanasia e suicidio assistito. Un diritto del secolo XXI”, diretto dal dott. Luis Montes.


La docente di filosofia morale e politica, Margarita Boladeras e il presidente dell’Associazione Europa Laica, Francisco Delgado, hanno concordato sulla necessità di affrontare il dibattito sulla morte con dignità da tutti i punti di vista. Tutti e due hanno sottolineato  la necessità di una regolamentazione che tenga conto anche delle  "disuguaglianze territoriali": "La situazione nelle grandi città è accettabile, ma nelle zone rurali spesso non lo é, non solo per la scarsità di mezzi palliativi, ma per l’attenzione sanitaria in generale”.


Masiá, espulso dalla sua cattedra all’Università Pontificia di Comillas (Spagna) nel 2006 per le sue dichiarazioni in difesa dell’uso del preservativo, ha affermato che la Chiesa cattolica in Spagna è in una situazione "francamente anomala ed a marcia indietro rispetto al Concilio Vaticano II". A suo giudizio le imposizioni a politici e parlamentari credenti su ciò che devono votare non sono accettabili, perché "non é cristiano imporre ciò che si debba pensare”.


Sui simboli religiosi in luoghi pubblici, Masià ha detto che nell’Università gesuitica privata  dove lavora in Giappone, "mai ci salterebbe in mente di mettere un crocefisso”.


 


Commento. Come afferma Masià, professore gesuita, la Chiesa cattolica pratica (da quando è morto Giovanni XXIII) "la marcia indietro rispetto al Concilio Vaticano II", ma non soltanto in Spagna. La differenza con l'Italia deriva soltanto dal fatto che la maggioranza dei nostri uomini politici, per ottenere l'appoggio delle 26.000 parrocchie, fanno a gara nell'obbedire alle "imposizioni" della Chiesa. Magari con la scusa della "obiezione di coscienza", come se ciò li giustificasse, moralmente ed eticamente, di privare gli altri della loro autonomia a decidere. 


Cordiali saluti


Giampietro Sestini    (Libera uscita)

Nessun commento:

Posta un commento