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mercoledì 8 aprile 2009

Consulta per la laicità



   Antonietta Lucia Paola hanno organizzato l'incontro comunitario di domenica 5 aprile  dedicato a socializzare il senso e l'importanza della Consulta per la laicità del Comune di Firenze. Presente Marco Ricca, consigliere comunale, promotore della Consulta. Si è parlato anche della mozione per un dignitoso funerale civile nell'ambito dell'intero Comune di Firenze, anch'essa promossa da Ricca insieme a Giuseppe D'Eugenio presidente del Q4.

La Consulta per la Laicità  del Comune di Firenze é già realtà: il suo regolamento approvato di recente dal Consiglio Comunale é esecutivo. Si tratta ora di passare alla fase operativa che ha come premessa l'informazione  e l'invito a tutte le Associazioni, Movimenti, Circoli ecc. di carattere laico che vorranno partecipare come soggetti attivi. La Comunità è ovviamente interessata a  questa  iniziativa.
                                                                


La Legge 40 sulla fecondazione assistita, la cui incostituzionalità in parti significative è stata ora dichiarata  dalla Consulta, la vicenda di Eluana e la legge sul testamento biologico, hanno messo in evidenza ancora una volta e con una inaudita pesantezza di modi e di toni la grave mancanza di laicità della società italiana. La laicità, come esodo dal sacro e riappropriazione della propria esistenza, non ha mai vita facile. La laicità è sempre conflittuale. E' osteggiata in ogni modo da tutti i sistemi di potere perché li destabilizza. L'unico vero antidoto è intensificare il lavoro di base per la crescita delle coscienze. Occorre un grande progetto culturale fatto di scelte anche coraggiose in campo etico che ridiano spazio alla riappropriazione dal basso della vita e dell'etica.

La creazione della Consulta della laicità ci sembra che vada in questo senso. 


Questa la mozione che porta la firma di Marco Ricca (nella foto):

                

  1 - Regolamento della Consulta per la  Laicità


Premesso  che libertà di pensiero e libertà di coscienza sono i fondamenti della società civile e dello Stato di diritto;

Considerato che da sempre la libertà di pensiero è il motore della cultura,delle arti,della scienza e di ogni progresso civile;

Ribadito che soltanto la laicità maturata nella coscienza civile ed espressa nell’ordinamento delle Istituzioni assicura sia alle confessioni religiose che alle posizioni non religiose uguale libertà e pari dignità;

Riaffermata la salvaguardia della laicità quale fondamento della democrazia,presidio dei diritti civili e individuali,tutela della indipendenza delle istituzioni;

Preso atto delle istanze avanzate da Associazioni,Gruppi,Movimenti,Circoli,singoli cittadini

                     Si  definisce  con  il  presente  documento  il


          Regolamento della Consulta per la Laicità


     Art.1

           Istituzione,durata e sede

1. E’ istituita la Consulta per la  Laicità.

2. La Consulta resta in carica tre anni prescindendo dalla durata del mandato amministrativo del Consiglio Comunale.

3. La Consulta ha sede nei locali del Comune.

    

    Art.2

               Finalità 

1. La Consulta per la Laicità è un organismo di partecipazione ed ha per scopo il perseguimento delle seguenti finalità:

-Raccolta di documentazione, dati statistici, pubblicazioni relativa ai diversi Movimenti,Associazioni,Comitati,Gruppi onde averne un più esauriente quadro conoscitivo;

-Organizzazione di incontri e seminari su grandi temi del dibattito civile quali scuola,giustizia,lavoro,sanità,diritti individuali;

-Sviluppo del dialogo tra esponenti della cultura laica e di quella religiosa per un confronto su problemi etici,bioetici,politici,economici,demografici;

-Promozione di iniziative a favore della pace nella giustizia e per la tutela dei diritti civili.


2. La Consulta potrà trasmettere alla Amministrazione,oltre al rendiconto della propria    attività,valutazioni e proposte relative a tematiche di sua pertinenza.


Art.3

Composizione

1. Fanno parte della Consulta per la Laicità i rappresentanti di Associazioni,Gruppi,Comitati,Movimenti impegnati nella promozione e salvaguardia della Laicità.

2. E’ membro di diritto della Consulta il presidente della Commissione Consiliare Cultura,Istruzione e Sport.


                                                     

Art.4

                               Criteri per l’ammissione alla Consulta


1. Tutti i soggetti di cui al precedente articolo possono far pervenire al Presidente della V Commissione Consiliare  domanda di partecipazione alla Consulta,corredata da documentazione attestante la propria natura,scopi,operatività sul territorio,iniziative intraprese e risultati ottenuti.

2. La domanda formulata per conto di Associazioni,Gruppi,Comitati,Movimenti dovrà contenere l’indicazione per ciascun Organismo di 2 persone designate alla rappresentanza nella Consulta e di 2 supplenti.

3. L’accoglimento della domanda  è prerogativa del Presidente della V Commissione Consiliare, previo accertamento del possesso dei requisiti richiesti.

4. Il rappresentante supplente ha facoltà di intervenire a tutte le sedute della Consulta ma ha diritto di voto solo in caso di assenza del membro effettivo.

5. Ogni Associazione,Comitato,Gruppo,Movimento può in ogni momento revocare o sostituire il proprio rappresentante dandone tempestiva comunicazione al Presidente della Consulta.


Art.5

               Struttura

 Per favorire il regolare corso delle sue attività la Consulta si avvale del seguente organigramma:

a) Assemblea dei delegati di Associazioni,Comitati,Gruppi,Movimenti costituita da 2 delegati per ciascuna di essi;

b) Il Comitato Direttivo costituito da:

Presidente, nella persona del Presidente della V Commissione Consiliare;

Vice-Presidente,eletto in 1^ votazione con maggioranza del 2/3 dei componenti l’Assemblea e in 2^ votazione a maggioranza semplice;

Segretario,eletto con modalità analoga a quella seguita per la nomina del Vice-Presidente.

Il Presidente rappresenta la Consulta; convoca l’Assemblea  dei delegati , ne stabilisce il calendario e l’ordine del giorno dei lavori; assicura il collegamento con gli Organi istituzionali;tiene i rapporti con i mezzi di comunicazione.

Il mandato del Vice-Presidente e del Segretario ha durata di 3 anni,rinnovabile non più di 2 volte.


     Art.6

    Convocazione e votazioni


1. L’Assemblea viene convocata in via ordinaria almeno ogni 2 mesi e in via straordinaria su richiesta del Sindaco,del Presidente della V Commissione Consiliare o di almeno 3 Associazioni rappresentate.

2. L’Assemblea è convocata con avviso scritto a firma del Presidente con anticipo di almeno 5 giorni,con indicazione di luogo,giorno,ora della riunione e ordine del giorno dei lavori.

3. Le decisioni vengono assunte a maggioranza dei presenti;gli astenuti non si computano tra i votanti.




Art.7

                                       Insediamento


La prima riunione della Consulta viene convocata dal Presidente della V Commissione    Consiliare.Come  atto iniziale,l’Assemblea procede alla nomina del Vice-Presidente e del Segretario .  Così ,costituitosi il Comitato Direttivo ,la Consulta può iniziare la sua operatività.


     Art.8

               Rinnovo

Alla scadenza dei 3 anni la Consulta deve essere rinnovata nella sua composizione.La Consulta in carica è considerata decaduta solo al momento della istituzione della nuova Consulta,  che dovrà aversi entro e non oltre 6 mesi dalla scadenza della precedente.


     Firenze,17 marzo 2009


2 - Mozione per il funerale civile


     Al Sig. Sindaco del Comune di Firenze

Tipologia : Mozione

Soggetti proponenti: Marco Ricca,Anna Soldani,Giuseppe D’Eugenio

Oggetto: Per una dignitosa celebrazione del funerale civile


Premesso che i rilievi demografici sui decessi a Firenze negli ultimi 18 anni ne  documentano il progressivo decremento numerico(da 6193 nel 1991 a 5054 nel 2006)parallelamente alla diminuzione della popolazione residente;

Documentata nel periodo 1989-2002 la prevalenza dei decessi intraospedalieri rispetto a quelli extraospedalieri(abitazioni,RSA,Case di Cura) con inversione della tendenza dal 2003 al 2006;

Accertato negli ultimi 10 anni un forte incremento delle cremazioni passate dal 7% sul totale dei decessi nel 1996 al 20,8% nel 2006;

Rilevato che alle Cappelle del Commiato del Comune di Firenze viene di fatto operata una suddivisione dei defunti in “ cattolici” e “acattolici” assimilando in quest’ultima categoria sia gli appartenenti ad altre religioni o confessioni sia coloro che non lo sono(agnostici,atei,liberi pensatori),con attribuzione di tre cappelle adeguatamente predisposte per il rito cattolico  e di un solo locale indistintamente e indifferentemente per tutti gli altri;

Avvertiti il senso di anonimato e di indeterminatezza per la sua utilizzazione che caratterizzano la Sala del Ricordo,in parte comprensibile data la eterogeneità delle cerimonie ivi destinate a svolgersi;

Riconosciuto che mentre per gli appartenenti ad altre Religioni o Confessioni,la cerimonia funebre viene tenuta  abitualmente nei rispettivi locali di culto ubicati in città allorchè per il funerale non religioso non è di regola prevista altra possibilità all’infuori di una cerimonia strettamente privata nella Sala del Ricordo,il che può essere avvertito come elemento di disparità o anche di discriminazione;

Ritenendo che lo spirito e la prassi della auspicata partecipazione democratica alla vita della città debba a sua volta tradursi nella solidale presenza delle Istituzioni a fianco dei cittadini laddove se ne avverta la necessità,


    I sottoscritti consiglieri comunali invitano il Sindaco

a farsi promotore di iniziative volte ad assicurare ad ogni cittadino e, particolarmente, a chi non intende avvalersi di un funerale religioso,una cerimonia funebre dignitosa: garantendo a chi lo richieda la disponibilità di un luogo consono alla circostanza e,parimenti, una presenza Istituzionale che ,presiedendo la cerimonia,ne significhi il “carattere civile”.Così configurato,oltre all’aspetto propriamente personale, il commiato al  cittadino assumerebbe un connotato pubblico attualmente inedito,espressivo della solidale presenza della comunità civile.Più particolarmente,in sintonia con le iniziative recentemente avviate dal Quartiere 4,si chiede che il Sindaco solleciti i Presidenti dei Quartieri cittadini ad adoprarsi nel senso sopraesposto,informando la popolazione della possibilità del funerale civile,individuando una sala idonea in ogni Sede quartierale ed operando onde la cerimonia funebre sia presieduta dal Presidente del Quartiere o da un suo delegato.In ottemperanza al Regolamento comunale di Polizia Mortuaria,ogni Quartiere definirebbe in un suo documento gli aspetti organizzativi e procedurali del funerale tenuto nella propria Sede,sottolineandone  il carattere di servizio per la cittadinanza espletato nel rispetto delle fondamentali libertà di coscienza e di pensiero.


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