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mercoledì 27 giugno 2007

Ogni medaglia ha un suo rovescio


LA BIBBIA NELLE SCUOLE, IL TOCCASANA CONTRO INTOLLERANZA E BULLISMO     

Opportunamente un gruppo di religiosi di varie confessioni, laici eminenti tra cui personaggi come Umberto Eco, politici, ha costituito una lobby per introdurre la lettura della Bibbia nelle nostre scuole. Gli insegnamenti che i molti giovani dediti a bullismo, violenza, intolleranza nei confronti dei diversi riceveranno dai libri sacri come l'Esodo, i Numeri, il Levitico potranno infatti migliorare notevolmente la loro personalità.

I nostri giovani potranno apprezzare le esortazioni, quanto mai attuali, alla tolleranza interreligiosa: “Guardati dal fare alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per entrare ... anzi distruggerete i loro altari, spezzerete le loro stele e taglierete i loro pali sacri”. Gli inviti alla fratellanza tra i popoli: “Quando il mio Angelo camminerà alla tua testa e ti farà entrare presso l’Amorreo, l’Hittita, il Cananeo io li distruggerò”. “Uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo. Ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini conservatele in vita per voi”. L'opportuno incitamento a riaprire la caccia alle streghe,  a suo tempo raccolto con grande zelo dalla Chiesa cattolica: “Se uomo o donna, in mezzo a voi, eserciteranno la negromanzia o la divinazione, dovranno essere messi a morte. Saranno lapidati e il loro sangue ricadrà su di loro”. Le giuste punizioni per i tiepidi e gli agnostici: “Osserverete il sabato, perché lo dovete ritenere santo. Chi lo profanerà sarà messo a morte”. Un po' di sano maschilismo, che purtroppo si sta perdendo nei nostri giovani: la donna che partorisce un maschio resterà trentatrè giorni a purificarsi del suo sangue. “Ma se partorisce una femmina resterà sessantasei giorni a purificarsi”. L'invito a tenere a distanza i disabili: “Nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi ad offrire il pane del suo Dio. Né il cieco né lo zoppo né chi abbia il viso deforme”. E infine: “Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna e tutti e due hanno commesso un abominio, dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro”. Giusto incoraggiamento per i giovani che irridono i compagni sospetti gay, in qualche caso spingendoli alla morte.

 

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1 commento:

  1. Quando nel 1985 il successore di Alessandro VI si recò in Perù, una delegazione di indios andini, tra i quali Ramiro Ranyaga del movimento Tupac Katari, gli consegnò questo messaggio: "Noi indios delle Ande e dell'America, abbiamo deciso di approfitare della visita di Giovanni Paolo II per restituirgli la sua Bibbia, perché in 5 secoli essa non ci ha dato amore né pace né giustizia. Per favore riprenda la sua Bibbia e la restituisca agli oppressori... (E. Balducci, La terra del tramonto, pag.147)

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